Alla Spagna, crocevia di culture, razze e religioni, e' dedicata la 40/a edizione del ''Festival delle nazioni di Citta' di Castello'' che si svolgera' dal 23 agosto al 7 settembre oltre che nella citta' dell' Alto Tevere umbro, anche inaltri borghi, tra cui Sansepolcro, Morra, San Giustino. Il festival, presentato oggi, ha parzialmente modificato il suo assetto (la novita' piu' rilevante e' il presidente, il giornalista Rai Giuliano Giubilei) ma conferma una formula consolidata che ha dimostrato negli anni di funzionare. Del tutto in tema con l' idea guida e' la Tangeri Cafe' Orchestra, diretta da Jamal Ouassini, esponente del filone classico arabo-andaluso che si sviluppo' nel Califfato di Cordoba e aveva le radici nella tradizione persiana. Lo stesso vale per lo spettacolo ''Shir del Essalem'' (''canti per la pace'') composto da canti tradizionali che riflettono l' incontro delle tre grandi religioni monoteiste. Direttori ne sono Moni Ovadia, Aleksandar Sasha Karlic e Faisl Taher. Suggestivo si presenta il concerto diretto da Gabriel Garrido e dedicato alla scuola polifonica fiorita, sulla base della tradizione barocca spagnola, nelle colonie americane che facevano capo ai gesuiti: in prima esecuzione italiana sara' ripresa una Pasion di autore anonimo, la cui partitura appartiene all' archivio musicale di Moxos, Bolivia. A questo filone appartengono anche la Messa e i Salmi di Sant' Ignazio del toscano Domenico Zipoli, eseguiti dal Collegium Tiberinum, diretto da Mario Cecchetti. Un' altra proposta interessante e' la ripresa di due Tonadillas, una specie di intermezzo per le opere liriche, composte da Manuel Garcia, un tenore che fu amico personale di Rossini e primo interprete del suo ''Barbiere'' nel ruolo di Almaviva. Tra i numerosi musicisti spagnoli in cartellone, da segnalare il grandissimo Jordi Savall, stella assoluta della viola da gamba, il chitarrista Juan Francisco Padilla con l' Orquesta Joven de Andalucia, diretta da Michael Thomas, il pianista Joaquin Achucarro, lo specialista di vihuela Jose Miguel Moreno. Il festival si aprira' comunque con un ammiccamento pop (l'unico del programma): l' asturiano Hevia suonera' la sua cornamusa all' interno di un contesto ''fusion'' elettro-acustico in un concerto in piazza, e si concludera' all' insegna dell' ortodossia con l'Orchestra della Toscana diretta da Sisillo: in programma, Wolf, De Falla e Mendelssohn
08/06/2007 15:27
Redazione