Nasce a Gubbio Atre, associazione di autotrasportatori

L'aumento sconsiderato del costo del carburante e la crisi economica che negli ultimi mesi ha investito il mondo intero ha messo in ginocchio anche il comprensorio eugubino, ed in particolare il settore degli autotrasporti, che nella città di pietra conta oltre 200 aziende tra grandi e piccole, alcune anche a conduzione familiare o individuale. Tanto che alcune imprese hanno registrato un crollo del fatturato anche del 25% con lo spettro dei licenziamenti, se non del fallimento, che si fa sempre più reale. Ma alcune aziende eugubine hanno trovato la soluzione: associarsi e collaborare per cercare di superare le difficoltà che in questo momento il settore si trova ad affrontare. E' questo lo spirito di Atre, l'Associazione trasportatori uniti eugubini, il cui scopo è quello di ottenere sconti sulle tante spese che un'azienda di autotrasporto è chiamata ad affrontare, dal carburante alle assicurazioni, dagli pneumatici alla manutenzione. La nuova esperienza eugubina ha preso il via già ad agosto con una prima fase di sperimentazione durata tre mesi; poi l'8 novembre la costituzione ufficiale dell'associazione di autotrasportatori eugubini, diretta dal presidente Pasquale Di Bacco, con il vicepresidente Pio Ragni e i consiglieri Fabio Martinelli, Fernando Cappannelli, Maurizio Bagnarelli, Umberto Menichetti e Stefano Bagagli. Ad oggi sono 23 le aziende che si sono associate con l'obbiettivo di avere più capacità contrattuale nel momento in cui si deve mettere mano al portafogli. La nuova realtà associativa conta 150 automezzi, per i quali sarà possibile strappare un buon prezzo sui 5-6 milioni di litri che in un anno i mezzi consumano; inoltre si pensa anche a contratti semestrali per le assicurazioni così come per gli pneumatici. Tra gli obiettivi dell'Atre anche quello di collaborare con i servizi del territorio al fine di rafforzare i legami tra le varie realtà e distribuire le risorse nel comprensorio. Insomma, di fronte ad una crisi con la quale, secondo gli esperti, dovremo fare i conti per tutto il 2009, vale la pena ritirare fuori il vecchio detto l'unione fa la forza. Soltanto associandosi e abbattendo i costi, diventati negli ultimi tempi proibitivi, del carburante, si può infatti sperare di allontanare lo spettro dei licenziamenti e superare così il momento di crisi che l'economia mondiale sta vivendo.