Gubbio è al centro di un territorio dove insistono quattro università che fanno ricerca , Perugia, Urbino, Ancona, Camerino .
Ha una dimensione medio piccola, lontana dalla confusioni della grande città e un grande appeal sotto il profilo culturale . Per il Nips dell'Università di Perugia, ovvero il laboratorio Noise in Physical System guidato dal dottor Luca Gammaitoni , le condizioni perfette per fare ricerca avanzata e creare sviluppo.
Si è parlato di questo alla sala trecentesca di Palazzo Pretorio a Gubbio ieri in un convegno dal titolo "Ricerca, Innovazione, Sviluppo, verso un centro sulle nuove energie nel territorio di Gubbio" che ha visto sul tavolo , ospiti del sindaco Filippo Stirati, il vice ministro per l'Economia e le Finanze Enrico Morando , l'assessore regionale Fernanda Cecchini, rettori e rappresentanti delle principali università di Umbria e Marche, Perugia, Urbino, Politecnico di Ancona e Camerino , e imprese , quelle che fanno ricerca tecnologica .
Il progetto è chiaro: dare vita a Gubbio ad un centro di ricerca sulle nano e micro energie che faccia da propulsore per la nascita di aziende e contemporaneamente supporti quelle esistenti . Cos'è una nano energia lo ha spiegato il professor Gammaitoni, ordinario di fisica all'Università di Perugia : è tutto quel mondo di micro alimentatori , della dimensione anche di un granello, capaci tramite trasformazione di movimento, luce, calore di creare energia ed alimentare oggetti portatili o sensori da utilizzare in capo medico, meccanico, persino sportivo.
Dal sensore che monitora calore, umidità e luce della nostra casa, a quello che nel nostro corpo misura i parametri vitali comunicandoli ad un computer, a quello che inserito in una colata di cemento ne segnala nel tempo la stabilità. Un universo nuovo e diverso da quello attuale, dominato dall'egemonia della batterie che, antieconomiche ed antiecologiche, si vuole sostituire.
Un centro cosi fatto oggi esiste a San Sebastian, nei Paesi Baschi, sul quale ha relazionato il ricercatore italiano Paolo Vavassori che lì opera, è attivo da 10 anni, sostenuto dal Governo e dalle aziende ed ha a sua volta generato nuove aziende. Gubbio potrebbe essere il secondo laddove si riscontri l'interesse del mondo dell'impresa, delle fondazioni bancarie, camera di commercio, istituzioni politiche ed amministrative. A dire la loro ieri al convegno l'Archimede Solar Energy del gruppo Angelantoni di Massa Martana, la Umbra Cuscinetti di Foligno, la Wisepower di Terni, Ecosuntek di Gualdo Tadino, Dago elettronica di Fano, tutte aziende che lavorano nel campo della meccanica, meccatronica ed energia , che fanno ricerca e sviluppano nuove tecnologie. Da parte loro l'interesse è pieno, come anche da parte del Governo che con il vice ministro Morando ha invitato Gubbio a proseguire su questa strada . Sostegno ieri anche da parte del presidente onorario della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Il primo step del costruendo centro di ricerca è atteso a giugno – luglio 2017 quando la città di pietra ospiterà un convegno internazionale sulle nano e micro energie e un campus estio per studenti e ricercatori .
Gubbio/Gualdo Tadino
08/11/2016 13:10
Redazione