Il Consiglio comunale di Nocera Umbra ha approvato con 9 sì e 3 no il Bilancio annuale di previsione 2005 e quello pluriennale per il triennio 2005-2007. "E’ un Bilancio di forte spessore programmatico e progettuale, di forte impegno e di fortissima prospettiva", spiega il sindaco Petruzzi. "Nonostante una riduzione dei trasferimento dello Stato, siamo riusciti a garantire la quantità e la qualità dei servizi senza nessun aumento tariffario che rimane fermo dal 1997, dal momento che sono stato eletto sindaco. Negli ultimi mesi abbiamo approvato le linee di indirizzo del nuovo Piano regolatore Generale e siamo riusciti, nonostante le difficoltà piovute dall'alto riguardanti continue variazioni dei bandi Piat, a produrre una seria progettazione di alto profilo per le prospettive del futuro di Nocera, contenuta nel Bilancio previsionale 2005-2007. L’Amministrazione comunale, ha concluso il sindaco, è al centro di un’azione importante e determinante per lo sviluppo economico, sociale, turistico e culturale del nostro territorio”.
La minoranza ha votato contro. La diessina Silvia Vinciarelli ha definito il bilancio "blindato, non partecipato e di frasi fatte. Per Marcello Bucci si tratta di un atto "generico e con molte omissioni. Un bilancio -ha proseguito- del si farà, che non ha niente di concreto e nel quale non esistono investimenti propri del Comune di Nocera per il futuro, ad eccezione di quelli riguardanti i fondi europei". Il socialista Alessandro Coccia si è augurato "come cittadino" che almeno una piccola parte di ciò che è scritto nel Bilancio venga realizzata. "Spero -ha concluso- che la progettualità espressa qui in Consiglio comunale non sia solo demagogia".
Per la maggioranza è intervenuto il consigliere David Bianchini sottolineando che un dato importantissimo è quello che l'Amministrazione comunale da anni non aumenta le tasse e le imposte a differenza di molti Comuni della nostra regione, i quali, di anno in anno, ritoccano, spesso corposamente, i tributi di loro competenza. Bianchini ha inoltre evidenziato il pericolo che si potranno avere meno risorse per colpa dell'inserimento nella fascia A di Comuni che non hanno nemmeno sentito il terremoto. Anche nei finanziamenti Piat, fondi europei per le zone terremotate, ha proseguito, sono stati inserite realtà che con il terremoto non hanno niente a che fare.