Una proposta, ma non un progetto, perchè al momento privo delle autorizzazioni necessarie in un'area di tutela assoluta e in larga parte di proprietà della Comunanza agraria. E' l'opinione espressa dal cda dell'ente Appennino Gualdese in merito all'Oasi Rocchetta illustrata in Regione e oggetto, nel pomeriggio di martedì 18 gennaio, alle ore 15.30, di una presentazione pubblica su invito al Teatro Talia. La Comunanza Agraria non parteciperà a quella che ritiene solo l'illustrazione di un'idea e non di un progetto che deve nascere invece da un tavolo tecnico dove siedano tutti gli aventi diritto, in primis proprietari dell'area, istituzioni preposte all'autorizzazione e al controllo e privati concessionari .
Nadia Monacelli, presidente dimissionaria, ma nell'occasione della conferenza stampa portavoce del presidente Mauro Guerrieri impossibilitato a partecipare, ha ribadito la volontà di Appennino Gualdese di andare al recupero e valorizazzione della Gola della Rocchetta, ma ponendo delle pre condizioni alla partecipazione a qualsisasi tavolo progettuale: il completo abbattimento dei cabinotti dei pozzi e il ritombamento degli stessi di cui la Comunanza ha chiesto più volte senza ottenerla la documentazione autorizzativa. Nel merito della proposta dell'oasi, Monacelli ricorda che nell'area a monte , dove dovrà essere realizzata la condotta idrica per collegare i pozzi di prelievo R5 e R6, non c'è disponibilità in qualità di proprietari dei terreni a concedere alcun passaggio e a valle è ancora sub iudice la proprietà dell'immobile da destinare a museo, la cui riqualificazione non è comunque ricompresa nell'investimento da 4 milioni di euro.
Critiche all'amministrazione comunale come alla Regione per un atteggiamento di parzialità sull'argomento e incuranza nei confronti della Comunanza, ma anche dei cittadini che da agosto presidiano l'area delle fonti per manifestare il proprio dissenso.