Si svolgera' oggi l'autopsia sul corpo di Alessandro Benedetti, il membro Gendarmeria dello Stato del Vaticano, originario di Foligno, che si e' suicidato in un bagno della caserma. Il pm di Roma Luca Palamara ha disposto l'esame affidandolo al Dipartimento dimedicina legale del Policlinico Gemelli. L'autopsia e' stata disposta dopo una richiesta formale fatta dal Promotore di giustizia dello Stato Vaticano , Nicola Picardi, secondo quando stabiliscono gli accordi che legano l'Italia alla Santa Sede. C'e' forse una delusione d'amore all'origine del suicidio. Il gendarme, 26 anni, originario di Foligno, si e' sparato un colpo di pistola alla testa, verso le 07.30, nel bagno della Caserma della Gendarmeria, dove e' stato ritrovato in condizioni gravissime. Sul luogo e' stato rinvenuto un biglietto, ora al vaglio della Magistratura Vaticana che si occupa del caso e che esaminera' anche i dati dell'autopsia, richiesta al medico legale italiano. Una veglia di preghiera, a cui hanno partecipato anche i genitori del ragazzo, accorsi da Foligno, si è svolta nella Chiesa di San Pellegrino, una piccola cappella della gendarmeria all'interno della Citta' pontificia. Per i funerali si dovra' aspettare l'autopsia e si svolgeranno probabilmente a Foligno. Alessandro, ha detto ai giornalisti un'anziana zia, era stato lasciato da poco dalla fidanzata, ed e' questa circostanza che ha fatto pensare subito alla delusione sentimentale come movente del suicidio. ''Era tanto bello e buono'' ha ricordato la donna mentre raggiungeva in lacrime l'abitazione della famiglia. Il ragazzo, come allievo della gendarmeria vaticana, corpo di sicurezza formato da un centinaio di uomini che si affianca alle piu' conosciute e storiche guardie svizzere, viveva nella caserma interna al vaticano , poco distante dalla farmacia e dalla sede dell'Osservatore Romano. La notizia della sua morte violenta e' stata data ieri, subito dopo alcune indiscrezioni, dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, il quale ha spiegato che, per ragioni procedurali, il Vaticano non vuole usare ancora la parola ''suicidio'', (''dovra' essere la magistratura ad accertarlo''). Ma, ha aggiunto padre Lombardi, i primi indizi lasciano pensare che il ragazzo abbia voluto togliersi la vita. ''Il giovane Benedetti - ha detto ancora il portavoce vaticano - era stato assunto lo scorso aprile nel Corpo della Gendarmeria, come 'allievo gendarme' con l'abituale processo di selezione psicoattitudinale, relativo anche all'uso delle armi''. E ''Il suo comportamento non aveva dato finora motivo di preoccupazione''. Padre Lombardi ha confermato che il giovane ''e' stato portato immediatamente all'Ospedale Santo Spirito, dove e' spirato intorno alle 09:00''. Fin dalla mattinata di ieri e' giunto anche il cordoglio del Papa che ha appreso ''con pena'' la notizia della morte di Alessandro Benedetti nella caserma, che si trova all'interno di Citta' del Vaticano ''. Il Pontefice - ha riferito padre Lombardi - ''con pena ha appreso la notizia e ha pregato per lui".
04/09/2007 09:34
Redazione