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Omicidio Cenerente: investigatori, la banda cercava l'oro

Una rapina degenerata in tragedia. La banda cercava oro. E' questa la ricostruzione che gli investigatori della squadra mobile di Perugia fanno del duplice omicidio di madre e figlio avvenuto il 5 e 6 aprile a Cenerente.
Una rapina degenerata in tragedia. La banda cercava oro. E' questa la ricostruzione che gli investigatori della squadra mobile di Perugia fanno del duplice omicidio di Sergio Scoscia e Maria Raffaelli, avvenuto la notte fra il 5 e il 6 aprile scorsi a Cenerente, frazione di Perugia. Nel corso di una conferenza stampa successiva all'arresto di tre giovani albanesi, il capo della mobile Marco Chiacchiera ha sottolineato la "coralità" di un'indagine "complessa e difficile", giunta all'individuazione dei presunti responsabili "grazie alla collaborazione di squadra Volante, Scientifica di Perugia e Roma, polizia postale, Interpol". "Grazie a loro - ha detto - abbiamo scartato alcune piste e ci siamo concentrati sui tre soggetti arrestati". Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm Claudio Cicchella, i tre stranieri si sono ritrovati a Perugia per la presumibile segnalazione da parte di un complice della presenza di oro e preziosi a casa dell'ex orafo, che continuava ad effettuare dei lavori. Per questo si sarebbero introdotti in casa quella notte, studiata in un sopralluogo il giorno prima, e per questo avrebbero "legato e torturato" colpendolo a martellate Sergio che, tuttavia, non avrebbe rivelato l'esistenza del nascondiglio al piano terra dove si trovavano preziosi per circa 150mila euro. Il 52enne ha resistito fino a morire, mentre il decesso della madre sarebbe stato dovuto a un attacco cardiaco (la donna era cardiopatica) di fronte a tanta violenza. Dopo il colpo andato a vuoto, dato che i tre non portano via quasi nulla, la fuga, con due di loro partiti il giorno dopo per l'Albania, e l'altro scappato a Roma. "Contro di loro - ha precisato Chiacchiera - ci sono elementi convergenti che vanno da tracce nelle celle telefoniche a intercettazioni. Attendiamo poi l'estradizione per altre verifiche". Gli inquirenti non hanno escluso il coinvolgimento di altre persone come possibili basisti.

27/06/2012 17:55
Redazione
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