Omicidio Meredith: il nuovo testimone albanese "inguaia" i tre arrestati

Nell'inchiesta sull'omicidio di Meredith Kercher spunta un nuovo testimone. E' un albanese regolarmente residente in Italia che la sera del 31 ottobre, quella precedente al delitto, vide - ha sostenuto - Raffaele Sollecito, Amanda Knox e Rudy Hermann Guede davanti alla casa di via della Pergola dove la studentessa inglese venne uccisa. Una circostanza che pero' oggi il giovane pugliese e l'ivoriano hanno negato, mentre il difensori della studentessa di Seattle hanno preferito non commentare quanto riportato da alcuni quotidiani. In particolare Guede, che oggi ha incontrato in carcere uno dei suoi difensori, l'avvocato Walter Biscotti, ha sostenuto di non essere stato a casa di Meredith il 31 ottobre. ''E' in grado di definire tutti i suoi spostamenti dal pomeriggio in poi'' ha detto il legale. Agli inquirenti l'ivoriano aveva gia' riferito di essere stato quella sera a cena a casa di amici spagnoli mentre le ore precedenti le aveva passate - in base alla sua versione - a fare acquisti. Anche Sollecito ha negato oggi che i fatti si siano svolti come sostenuto dal testimone. Lo ha fatto incontrando nel carcere di Perugia i suoi difensori, gli avvocati Luca Maori e Marco Brusco che gli hanno riferito quanto sui quotidiani. I legali hanno preferito non commentare il contenuto della deposizione in attesa di potere leggere il verbale non ancora a loro disposizione. In particolare per quanto riguarda gli orari indicati dall'albanese. Con il sostituto procuratore Giuliano Mignini l'uomo, qualche giorno fa, ha sostenuto di avere incontrato Sollecito e la Knox nei pressi dell'abitazione di Meredith, dopo che aveva urtato con la sua auto un cassonetto per i rifiuti, e di avere avuto una discussione con loro. In questa occasione sarebbe stato minacciato con un coltello dalla studentessa statunitense. Il testimone ha inoltre detto al magistrato che dopo qualche attimo arrivo' anche Guede. Un verbale secretato che ora e' al vaglio degli investigatori impegnati a ricostruire nel dettaglio come e da chi e' stato compiuto l'omicidio di Meredith Kercher. Oggi nessuno degli inquirenti ha voluto commentare il contenuto della deposizione. Intanto oggi sono stati tolti i sigilli al pub di Patrick Lumumba Diya dissequestrato dalla procura di Perugia. Il musicista congolese, unico indagato per il delitto che si trova in liberta', e' cosi' potuto tornare nel locale. Ha cominciato a verificare la situazione in vista della riapertura la cui data non e' stata comunque ancora fissata.