Omicidio Meredith: ora i sospetti sono tutti su Rudy, ma resta incerta la posizione di Amanda e Raffaele

Patrick fuori, Rudy dentro. E' la svolta, non ancora definitiva, del caso dell'omicidio di Meredith che tiene con il fiato sospeso le cronache italiane e internazionali e ha Perugia come teatro. La fuga di Rudy Hermann Guede, ivoriano di 21 anni considerato dagli investigatori il quarto uomo dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher, e' finita dunque ieri in Germania. Bloccato a Magonza su un treno partito nella notte da Dusseldorf e diretto in Italia, dopo ore passate a dialogare su Internet tramite Skype con un suo amico perugino che stava collaborando con la polizia. Ora il giovane e' in Germania sottoposto a un fermo per l'identificazione. Dovra' comparire davanti a un giudice locale al quale la procura della Repubblica di Perugia ha subito trasmesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Claudia Matteini per concorso in omicidio aggravato e violenza sessuale. Tecnicamente un mandato di cattura europeo. Guede sara' trasferito in Italia tra qualche giorno, non prima della prossima settimana comunque. Come indizi a suo carico il gip cita ''l'impronta di una mano sporca di sangue trovata sul cuscino bianco di Meredith'' e risultata dell'ivoriano. Ci sono poi le testimonianze degli studenti che occupavano l'appartamento sottostante a quello del delitto, i quali hanno riferito alla squadra mobile di Perugia e allo Sco che lo straniero era tra le persone viste a casa di Amanda e Meredith. Guede e' sparito da Perugia nella notte tra il 2 e 3 novembre. Come abbia trascorso i giorni successivi e raggiunto la Germania non e' ancora chiaro. Tracce del suo telefonino sono state individuate a Milano ma dagli accertamentie' risultato che Rudy l'aveva ceduto a un amico prima del delitto. Intanto ieri è stata la giornata del ritorno alla libertà per Patrick Lumumba, il congolose che da due settimane era in carcere. Su di lui pesava solo la testimonianza di Amanda Knox, che sembra ora crollare sotto il peso di indizi che inchiodano sia Rudy che la stessa Amanda con Raffaele Sollecito. Lumumba ha "ringraziato Dio e i suoi amici" e ha riabbracciato la compagna ed il figlioletto. Ma la vicenda è tutt'altro che chiusa. ''Abbiamo preso anche il quarto uomo. O forse il terzo. Ma abbiamo chiuso solo il 5 per cento dell'indagine: resta tutto il resto'' dicono dalla Procura. Troppe, ancora, le domande senza risposta; troppo confusi, ancora, i ruoli di protagonisti e comparse; troppe le risposte scientifiche che devono ancora arrivare per poter 'collocare' o meno ognuno degli indagati sulla scena del delitto. Certo, un quadro si comincia a delineare e l'arresto di Rudy - inchiodato da impronte e tracce biologiche rinvenute a casa della vittima - e' un elemento fondamentale per l'inchiesta. Anche perche' potrebbe essere proprio lui a cedere e raccontare cosa accadde quella notte se e' vero, come sottolineano alcune fonti, che alla polizia tedesca avrebbe gia' fatto qualche ammissione confermando di esser stato in via della Pergola la sera del 1 novembre. Restano oscure le posizioni di Amanda e Raffaele, le cui tracce sono state rinvenute sul luogo del delitto e sui quali vestiti è stato rinvenuto sangue della vittima.