Omicidio Meredith: rinviato a gennaio processo a genitori Amanda

Aperta e subito rinviata, stamani a Perugia, l'udienza del processo in cui i genitori di Amanda Knox, condannata a 26 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher, sono accusati di diffamazione a mezzo stampa per un'intervista rilasciata a un tabloid inglese su presunti maltrattamenti ricevuti dalla giovane di Seattle in questura, a Perugia. Il giudice Paolo Micheli, lo stesso che nel 2008 aveva rinviato a giudizio Amanda e l'ex fidanzato Raffaele Sollecito - per i quali è ancora in corso il processo d'appello - e condannato a 30 anni di carcere l'ivoriano Rudy Guede (sentenza ridotta a 16 anni in secondo grado, nel frattempo divenuta definitiva) stamani si è astenuto, rinviando l'udienza al 24 gennaio prossimo, dinanzi ad un altro magistrato. L'avvocato di Amanda, Luciano Ghirga, stamani, rivolgendosi alla madre dell'imputata, Edda Mellas, strizzando l'occhio in segno di approvazione ha detto alla donna: ''Very good''. ''Mia figlia è entusiasta per i risultati della perizia sul Dna - ha spiegato Edda -. Io sono strafelice''. Ghirga ha precisato: ''Il processo per l'omicidio è certamente riaperto ma non abbiamo vinto: se confermato, quel risultato aiuta ad escludere che quel coltello è l'arma del delitto. Ci puntiamo molto, d'altronde è quello che abbiamo sempre sostenuto. Che sia quella o no - ha concluso il legale - la Corte d'assise lo ha già dubitato parlando di un secondo coltello che non esiste. Il mancato riferimento di Meredith sulla lama del coltello porta molta acqua al mulino della nostra tesi''.