Omicidio Perugia: niente domiciliari per Rosi, e l'esame Dna darebbe ragione alla tesi difensiva

Clamorosi sviluppi sull'inchiesta per l'uccisione di Raffaella Presta, l'avvocato di Perugia freddata dal marito, Francesco Rosi nella loro abitazione: oggi il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di domiciliari da parte della difesa dell'uomo, mentre nuovi particolari emergono dall'esame Dna sul figlio. Sembra infatti – come rivela il sito Perugiatoday – che l'esame avrebbe rivelato la incompatibilità del Dna del minore con quello del padre. La tesi della difesa punta infatti a ricostruire la dinamica dell'omicidio partendo dalla rivelazione da parte della donna della non paternità di Rosi, frase che avrebbe scatenato la reazione omicida. Nelle prossime ore se ne saprà di più.