Omicidio donna ucraina a Spello, le indagini puntano dritto sulla sfera privata

Solo l’esame delle impronte digitali ha permesso di salire all’identità della donna trovata cadavere ieri mattina tra gli arbusti che separano la strada e la ferrovia che da Foligno conducono a Spello. Olga Dunina, 62 anni ucraina, all’esame del medico legale, Sergio Scalise, presentava di segni evidenti di violenza alla testa: forse era stata colpita più volte con un bastone o una spranga. Era vestita solamente con una vestaglia nera a fiori. Morte che sarebbe avvenuta probabilmente tra le 24 e le 48 ore precedenti, anche se la datazione precisa arriverà solo con l’autopsia prevista per domani. Risolto il primo mistero, quello dell’identità del cadavere scoperto casualmente da un passante, per gli inquirenti è iniziata la caccia alla scoperta di particolari sulla vita di questa donna sposata non da molto con un italiano. L’uomo risulta per il momento irreperibile. Indagini quelle condotte dai carabinieri della compagnia di Foligno guidata dal capitano Mattei - ieri sul posto c’erano anche il comandante provinciale Angelo Cuneo e quello del reparto operativo, maggiore Giovanni Rizzo - che fina dalle prime ore hanno puntato perciò a fare luce sulla sfera privata della donna che a quanto risulta viveva, non con il marito, in pieno centro a Foligno. Elementi importanti nelle indagini coordinate dal pm Mario Fomisano possono arrivare anche dallo scatolone utlilizzato come contenitore, che potrebbe appartenere a un esercizio commerciale della zona. Al vaglio anche l’ipotesi che l’autore del gesto efferato abbia potuto contare su un complice, vista la corporatura della donna uccisa che fa ipotizzare una certa difficoltà nel trasporto da parte di una sola persona.