Sempre più confusi i cittadini umbri della provincia di Perugia in materia di normative anti contagio. Se è già complesso ricordarsi quotidianamente le norme da seguire per evitare di incorrere in sanzioni - tanto più che le norme stesse si modificano con estrema frequenza - ancor più è la difficoltà di attenersi alle disposizioni se hanno sfumature regionali e/o governative non sempre coerenti tra loro. Esempio è il più recente decreto legge - approvato su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza - , del Consiglio dei Ministri riunitosi lunedì 22 febbraio 2021 che ha introdotto ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Il decreto in questione prevede ed impone fino al 27 marzo 2021 nelle zone rosse, il divieto di spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, a meno che essi siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Da oggi ciò detto entra in vigore in seguito alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ma da qui l'interrogativo scottante. È valida la prescizione in Umbria e più nello specifico nella provincia di Perugia che si trova sì in zona rossa, ma è tale per Ordinanza Regionale del 6 febbraio e non già da disposizioni governative? La Regione tace: non conferma nè smentisce. Ai cittadini resta il dubbio e il disorientamento. Almeno servisse anche quello per evitare che escano di casa...