Ospedale unico Branca: domani l'atteso taglio del nastro

E' dunque vicino ad esaurirsi il conto alla rovescia per il taglio del nastro del nuovo ospedale unico comprensoriale dell'eugubino-gualdese di Branca. Domattina alle 10.30 è fissato l'atteso taglio del nastro: una cerimonia che vedrà la presenza del ministro della Sanità, Livia Turco, della presidente della Regione, Lorenzetti, dell'assessore regionale alla Sanità, Rosi e dei sindaci del comprensorio. Una conferenza di saluto seguirà poi il taglio del nastro con le relazioni dei rappresentanti istituzionali. A fare da cornice, eccezionalmente, anche la "sonata" del Campanone che saluterà la storica inaugurazione del nuovo ospedale comprensoriale. Nel pomeriggio poi, dalle ore 15.30, l'ospedale rimarrà aperto per consentire a tutti di effettuare visite guidate e conoscere da vicino la nuova struttura, mentre all'estero si potrà assistere all'esibizione degli Sbandieratori di Gubbio e allo spettacolo del corteo dei "Giochi de le Porte" di Gualdo, con la presenza contemporanea delle bande musicali di Gubbio e Gualdo. Previste anche degustazioni gastronomiche e intrattenimento per i bambini. Intanto ad un giorno dall’inaugurazione del nuovo ospedale di Branca, traspare visibilmente in tutto il personale medico l’entusiasmo per l’inizio di un nuovo capitolo della storia sanitaria di Gubbio e della regione. Il trasferimento rappresenta una motivazione e un forte stimolo per realizzare una vera e propria svolta in termini di qualità delle prestazioni sanitarie. D’altronde, come ha più volte sottolineato il direttore generale dell’Asl1 Vincenzo Panella, i requisiti per fare il salto di qualità ci sono tutti, dalle tecnologie all’avanguardia che sono state messe a disposizione fino alla nuova struttura. Ad esprimere orgoglio e soddisfazione è anche il direttore del dipartimento chirurgico Enrico Pantaleoni, primario del reparto di Ortopedia, che si sente motivato e orientato verso obiettivi di qualità finalmente possibili grazie all’implementazione informatico-tecnologica, ad una nuova concezione strutturale e a nuovi modelli organizzativi. “Il dipartimento è stato istituito da tempo – precisa Enrico Pantaleoni - ma una vera organizzazione dipartimentale che raggruppa in modo efficiente servizi e unità operative richiedeva anche una reale e funzionale disponibilità di spazi”. La nuova struttura di Branca, dunque, rende le prospettive di miglioramento dei servizi finalmente realizzabili. Tanto per cominciare ha permesso l’attivazione e l’implementazione di nuove specialità chirurgiche come l’oculistica e l’urologia, con aree dedicate alle attività di assistenza ambulatoriale e adeguati spazi riservati alle prestazioni day-surgery. Nel reparto di Chirugia generale, fondamentale e qualificante per un "nuovo modello di ospedale" al servizio della fase acuta della malattia, l’arrivo del nuovo primario ha motivato tutto l’ambiente per l’esperienza professionale maturata da Edoardo Minciotti in quasi trent’anni di professione e per gli elementi innovativi che ha portato nelle tecniche chirurgiche. Per non parlare dell’Ortopedia, che è destinata a restare un punto di eccellenza per il nuovo centro ospedaliero. “Stiamo già garantendo delle prestazioni di ottimo livello – prosegue Enrico Pantaleoni – in particolare nella chirurgia del ginocchio. Vi è stata una drastica riduzione dei tempi di attesa, che non superano i 10-12 giorni per una visita e i 3-4 mesi per gli interventi programmati. Tutta l’équipe è soddisfatta e motivata: il nostro impegno è sempre stato riconosciuto e premiato dalla direzione sanitaria, che ci ha supportato nel tempo ed è venuta incontro alle nostre richieste, garantendo gli alti livelli di prestazione conseguiti”. Lo standard qualitativo raggiunto dal reparto è peraltro dimostrato dal numero significativo di pazienti provenienti da altre regioni - prima fra tutte l’area marchigiana con un crescente import dalla Toscana - ma ciò che più conta è che in questo nuovo contesto il personale ospedaliero sarà posto nelle condizioni di raggiungere livelli professionali ancora più alti.