“Partita finisce quando arbitro fischia.” Viene dal mondo del calcio e dalle lapidarie verità di un allenatore come Boskov il commento più esplicativo del Palio di Primavera di Gualdo Tadino 2023. Alla fine ad alzare il Palio e bruciare la Bastola sono i giovani portaioli bianco gialli che all’inizio della quarta gara avevano una sola possibilità di vincere direttamente, un’altra al massimo per disputare un pareggio e se tutti ci speravano, pochi per la verità ci credevano veramente. E invece i ragazzi dei giovani priori Filippo Spigarelli e Flavia Barberini si sono infilati dritti in quel pertugio stretto e angusto che li poteva portare alla vittoria, arrivando primi nella corsa a pelo, con dietro nell’ordine San Benedetto e San Facondino, quarto San Martino, il vero candidato al palio sino all’ultima gara.
Tutto era iniziato in un umido pomeriggio del 2 giugno, con la pioggia che ha fatto annullare il corteo storico, ma ha consentito ai Giochi di svolgersi seppur su un selciato trattato, come da regolamento, con sabbia divenuta bagnata e pesantissima.
E’ Porta San Martino ad aprire la partita con un percorso a carretto da lasciare tutti stupiti per velocità e destrezza; gara di tiro con la fionda dominata da San Benedetto con Leonardo Mazzarella che batte tutti con 5 su 5, lunghi spareggi tra le altre tre Porte per i piazzamenti dal secondo al quarto posto. Tiro con l’arco appannaggio di un bravissimo Matteo Paoletti di Porta San Facondino che totalizza ben 41 punti; lo spareggio per il secondo posto riporta in gara San Donato con Lorenzo Bartolini, aprendo la strada a una possibilità di vittoria sul finale. Vittoria che arriva con un Lorenzo Calderini aggurrito in groppa a Taro e la festa esplode più bella perché sofferta.
Mentre la Bastola brucia e i volti dei vincitori si dipingono delle sue ceneri, si chiude una due giorni intensa con l’Ente Giochi de le Porte del presidente Claudio Zeni che intasca una bella edizione malgrado il tempo inclemente.
Il Palio di Primavera vede una progressiva crescita rispetto a qualche anno fa. Dalle taverne alla piazza, il centro storico ha accolto migliaia di persone nella due giorni; i cortei storici sono cresciuti in quantità e qualità mostrando la loro potenzialità di regalare spettacolo e divertimento per i ragazzi.
Da un punto di vista sociale, resta una festa che vede intatti i valori della sportività, un momento di crescita per tanti ragazzini per due giorni alle prese con le loro passioni ed emozioni, vincite e sconfitte che poi sono il “leit motiv” della vita che verrà.
Gubbio/Gualdo Tadino
02/06/2023 20:56
Redazione