“Amore per l'arte e per il bello da sempre, avrei voluto fare la stilista di moda, poi ho cominciato con i pennelli e con i pastelli a....imbrattare qualche foglio o qualche tela.”
E' Federica Goti che racconta la sua passione per disegnare e dipingere.
“Una passione nata vedendo mia madre che, a tempo perso, riproduceva opera dei pittori fiamminghi e francesi. Il desiderio di dipingere la ceramica mi è venuto in un secondo momento e mi ha preso completamente: due anni di apprendistato in un laboratorio artigiano-artistico di Deruta e poi ho creato un mio stile e delle mie creazioni, diverse dalle caratteristiche delle ceramiche derutesi”. Ma la scuola di Deruta le ha insegnato a sapersi adattare ai vari tipi di “biscotto” e ad adeguare ad essi la sua creatività che si basa sul tocco e sul colore, con linee sobrie e pulite. Sono nati così i vecchi coppi dipinti: la prima fase consiste in una “precottura” in forno a 1.000 gradi per renderli pronti alla stesura di un fondo e poi alla pittura con vari soggetti a seconda dell'uso che uno vuol fare del coppo (soprammobile, paraluce, oggetto per abbellire una parete) che, prima della consegna o dell'esposizione, subisce la seconda e definitiva cottura. Poi sono venute le lampade, le bomboniere, l'oggettistica varia per cui si adopera la ceramica: le mattonelle, i piatti decorati e dedicati (uno degli ultimi è quello dedicato a Papa Francesco e realizzato per conto del Panathlon club). Le ultime lampade hanno il “cappello” di tela dipinta o di prezioso e caldo “cachemire”.
Poi, da due anni, Federica realizza e dipinge “papillon”, distinti per cerimonie di vario genere e per altre occasioni: i soggetti possono essere i “pois”, le strisce e i disegni tipici delle cravatte, i fiori, i motivi ornamentali. “Ora – prosegue Federica - ho in progetto dei papillon sportivi, dedicati ai vari sport: calcio, tennis, golf, vela, biliardo, danza”.
Tutto quanto è rigorosamente dipinto a mano e richiede l'abilità degli artigiani, la creatività di un artista e tempo.
I “papillon” si trovano, al momento, in un negozio per abbigliamento da “Uomo” in via Manzoni a Ponte San Giovanni, in un negozio di Siena, due di Firenze e tre di Bologna.
“Mi sto organizzando anche per proporli in Internet o, per quelli sportivi, anche in negozi o aziende del settore con delle personalizzazioni mirate. Ho un piccolo laboratorio casalingo con tutto il necessario (compreso un fornino di cottura) per realizzare piccole cose utili a rendere prezioso l'arredamento di un ambiente, per un regalo e, ora, per mettere indosso a persone eleganti e spiritose”.
Beh, andare a un veglione di carnevale o a una festa arricchendo il colletto di una camicia con un leggerissimo “papillon” in ceramica (ovviamente vuoto dentro) può essere un'idea e soprattutto una novità per attirare attenzioni e interesse.
Città di Castello/Umbertide
04/02/2015 12:21
Redazione