Sono arrivati da Assisi a Perugia bagnati dalla pioggia ma col morale alto e pronti a proseguire verso Tuoro i 42 partecipanti alla passeggiata ecologica ''Un passo dopo l'altro... da un mare all'altro'', organizzata dal Curiamo, Centro universitario ricerca interdipartimentale attività motoria. La struttura convenzionata con l'Azienda ospedaliera di Perugia, ha promosso, su idea del direttore, Pierpaolo De Feo, esperto in malattie del metabolismo, la prima traversata al mondo concepita come strumento di lotta a obesità, diabete e ipertensione arteriosa. Il progetto, ispirato all'idea del coast to coast, è piaciuto a numerosi pazienti del centro ma ha attirato iscrizioni anche di persone in cura in altre regioni, che costituiscono la metà dei partecipanti. La ''passeggiata'', che è iniziata il primo maggio e si concluderà il 13, su un itinerario completo di 380 chilometri, da Ancona a Talamone, punta su attività fisica e appropriato regime alimentare per ridurre il più possibile l'uso di farmaci associato alle patologie. ''Meno pillole e più passeggiate'', è stato lo slogan suggerito per l'iniziativa dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera Walter Orlandi, presente oggi alla tappa perugina della camminata, approdata al centro di via Bambagioni. Orlandi ha anche concordato col rettore della facoltà di medicina Francesco Bistoni sull'opportunità di esportare il modello all'estero, laddove, come ''in Medio Oriente'', vi sia interesse a studiare l'incidenza degli stili di vita per contrastare la diffusione di certe patologie. Importanti gli effetti già emersi dall'esperimento. Le performance fisiche del gruppo, sottoposto a un programma preliminare di allenamento di sei mesi, si sono rivelate all'altezza e, soprattutto, molti partecipanti hanno beneficiato di una riduzione dell'uso dei farmaci, insulina compresa. ''All'inizio avevo qualche timore legato al notevole impegno fisico richiesto da una traversata di 35 chilometri al giorno - ha detto il professore De Feo - ma mi sono ricreduto in fretta. Il gruppo, ad esempio, ha percorso un tratto come quello da Matelica a Nocera Umbra con 1400 metri di dislivello in undici ore di cammino. E già emergono benefici sul piano medico, con riduzione di pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e trigliceridi''. La camminata fa parte di un progetto di ricerca partito lo scorso novembre. L'intenzione è di ripeterla nel 2011, quando si cercherà di conferirle un respiro internazionale, coinvolgendo persone da diversi Paesi.
06/05/2010 17:11
Redazione