Pecci si difende dalla richiesta di dimissioni delle opposizioni

La mozione firmata da Cappannelli, Stocchi, Panfili, Pierotti, Lupini, Girlanda, Riccardini, Martinelli nella quale si chiedono le dimissioni del presidente del consiglio comunale di Gubbio, Pecci non arriverà in consiglio comunale. Oggi conferenza stampa dello stesso Pecci per ricordare l’articolo 10 del regolamento comunale: per chiedere le dimissioni servono i 2/5 dei consiglieri, e quindi 10 voti e non 8, per essere approvate i 2/3, ovvero 17 e soprattutto va dimostrata la violazione di leggi, il mancato rispetto del regolamento comunale, atteggiamenti pregiudizievoli e lesivi del consiglio comunale. E Gianni Pecci, dopo 16 anni d'esperienza sugli scranni eugubini in diversi ruoli, ha risposto punto su punto al documento firmato dagli 8 consiglieri eugubini. “Ho sempre agito per qualificare il lavoro dell’assise cercando di realizzare nel contempo il mandato di programma che come consigliere comunale ho votato”. Dunque nessun atto illegittimo, si difende Pecci che ricorda come dall’inizio del mandato già 35 i consigli comunali convocati, 333 atti, 23 conferenze di capigruppo e nessun atto sullo sviluppo fermo. Un atto fortemente strumentale dunque, secondo Pecci, quello di chi ne chiede le dimissioni. “Guai a chi tocca la figura del Presidente – ha ribadito Guerrini continuando- non c’è cosa peggiore che dare un segnale di instabilità alla cittadinanza. E’ tutta colpa di chi subisce il mancato esercizio dell’afrodisiaco del potere”. Queste le parole del sindaco che racconta di una maggioranza sempre più coesa grazie al ravveduto Michele Sarli. Intanto però proprio oggi gli 8 consiglieri tornano a scrivere ai colleghi chiedendo altre firme, per raggiungere le 10 sufficienti a far discutere la mozione di sfiducia. Ci si rivolge a Vantaggi di "Un'altra Gubbio". “Cosa è successo per modificare radicalmente il suo pensiero? – scrivono i firmatari - Possibile che sia bastato coordinare un convegno sui rifiuti o vedersi approvati alcuni ordini del giorno per cambiare idea?”. Intanto il 25 Luglio dovrebbe essere discusso il bilancio di previsione