Le ragioni del dissenso. Lettera aperta al sindaco.
E’ il titolo del documento che da qualche giorno si può trovare all’interno di alcuni locali commerciali del centro storico di Gubbio e si riferisce ovviamente al progetto di chiusura del centro cittadino al traffico veicolare.
Operatori economici e anche residenti si rivolgono al sindaco, chiedendo di poter “partecipare al dibattito” e cercando di spiegare in sintesi alcune idee. Nulla di nuovo si direbbe. A Gubbio il dibattito sulla chiusura del centro al traffico motorizzato va avanti da decenni e si riaccende periodicamente in coincidenza con idee, progetti o piani particolareggiati più volte avanzati.
Sin dalla premessa gli scriventi si dichiarano contrari anche ad una parziale chiusura del centro, ma disponibili ad un confronto “costruttivo” con l’amministrazione comunale.
Così posto – si legge nel documento - il problema della pedonalizzazione è un falso problema, per il fatto che, ammesso che sia condivisibile come obiettivo in astratto, esso presuppone la creazione di consistenti infrastrutture allo stato inesistenti e neanche pensabili oggi per la situazione economica, altrimenti si penalizza e non si pedonalizza”.
Nel centro storico si risiede e si lavora e questa stanzialità va difesa. Se si peggiora o si rende più difficile o disagevole la vita dei residenti e degli operatori economici, si accelera un processo di abbandono.
“L’obiettivo – si legge ancora – è vivere il centro storico non tanto la sua pedonalizzazione”.
Tra gli altri punti che si evidenziano nel documento c’è la progressiva e apparentemente inarrestabile desertificazione di operatori commerciali e anche residenti. “Chi rimane – si legge – sfida crisi economiche, difficoltà di accesso, multe e tanti altri disagi di vario tipo”.
E inoltre si sottolinea che il centro storico di Gubbio, per la sua conformazione, non si presta ad un disegno unitario. Considerare via dei Consoli, piazza Giordano Bruno e Corso Garibaldi come una stessa zona commerciale è errato. Le prime due hanno flussi turistici in lunghi periodi dell’anno che Corso Garibaldi non ha e quindi gli operatori economici di quella via si rivolgono ad una clientela completamente diversa.
Gubbio/Gualdo Tadino
09/09/2017 10:05
Redazione