Perugia: centinaia ad applaudire Oscar Giannino e la lista "Fare per fermare il declino". Giovedì sera ospite a TRG.

''Che io diventi premier e' improbabile, ma qualunque sia l'esito del voto di febbraio di certo non molleremo e andremo avanti costruendo un'offerta politica fatta di gambe, teste, cuori e societa' civile": lo ha detto stamani Oscar Giannino, promotore del movimento "Fare per Fermare il declino" in un incontro a Perugia, organizzato dal patron di Eurochocolate, Eugenio Guarducci, capolista alla Camera per le liste di Fare. Oscar Giannino e' stato intervistato dal direttore di Trg, Giacomo Marinelli Andreoli, intervista che andrà in onda giovedì prossimo nel corso della trasmissione "Link". ''E' illusorio pensare che bastera' un passaggio elettorale per superare questo momento di difficoltà, ha affermato Giannino, annunciando che ''il movimento si trasformerà in forza politica subito dopo le elezioni". Secondo Giannino ''va cambiato il mix di finanza pubblica. Per questo motivo ci siamo candidati, perche' il deterioramento di questi anni ha a che vedere con le decisioni assunte nel mix di finanza pubblica provenienti sia da destra sia da sinistra''. Una sfida ''non difficile'' l'ha poi definita, ''in quanto in passato paesi come Australia, Germania, Canada e Gran Bretagna ce l'hanno fatta a superare i rispettivi momenti di difficoltà non avendo i punti di forza che ha invece l'Italia, come ad esempio l'export''. Giannino ha avuto parole critiche tanto per il centrodestra che per il centrosinistra "responsabili di aver contribuito allo sfacelo della finanza pubblica e del debito italiano negli ultimi 20 anni utilizzando le stesse ricette". In particolare ha sottolineato come con Berlusconi il PDL sia di fatto "impresentabile" sia in Europa dove il Cavaliere "non gode di alcuna credibilità " sia in Italia. Ma non e' credibile neppure il Pd che "propone la patrimoniale, si allea con la sinistra di Vendola e nonostante i buoni propositi delle primarie, continua ad essere guidato dalla nomenclatura ex Pci. Renzi poteva essere una novità interessante ma e' stato tagliato fuori dalle regole restrittive delle primarie". Non le manda a dire neppure a Monti, l'ex direttore di Libero: "La sua salita in campo e' incoerente con quanto da lui stesso affermato, il suo programma non ha un numero su cui fondarsi, già si sta abbandonando a promesse elettorali e l'alleanza con Fini e Casini contrasta con l'etichetta di novità politica". Infine una battuta anche sull'Umbria: "Se e' caduta Roma cadra' anche il partitone rosso in Umbria. Ci sono aree del paese dove l'offerta politica e'' più cristallizzata che altrove e l'Umbria ne e' un esempio - ha affermato Giannino - Qui ha infatti sempre governato la sinistra, ma non ha fatto altro che fare quello che e' fatto anche da governi di destra: tutti indistintamente negli ultimi 18 anni hanno aumentato la spesa, le tasse e il debito''.