"La ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto richiede un' attenzione investigativa particolare, per neutralizzare il rischio che vi si inseriscano malintenzionati e organizzazioni criminali".
Il procuratore generale di Perugia, Fausto Cardella, nel corso dell' inaugurazione dell' anno giudiziario, e' tornato a parlare, come aveva fatto lo scorso anno, del rischio di infiltrazioni nei processi di ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016. "Le organizzazioni criminali - ha sottolineato - sono particolarmente attive nel settore della movimentazione della terra e dell' edilizia del ciclo del cemento, con l' unico obiettivo di speculare sulla disgrazia di coloro che hanno perso i loro beni e la loro tranquillita' ". Nel resto della regione, secondo Cardella, le organizzazioni criminali agiscono "reimpiegando i proventi di attivita' illecite , senza controllare militarmente il territorio ma attraverso il riciclaggio e il reimpiego nei settori dell' edilizia, della ristorazione, del turismo". Tuttavia, ha spiegato il procuratore generale, "non si colgono segnali di radicamento nel territorio umbro di organizzazioni criminali riconducibili a mafia, camorra e ' ndrangheta e quelli che in passato sono sembrati tali sono stati prontamente individuati e neutralizzati". In Umbria risulta bassa anche la minaccia del terrorismo di ispirazione jihadista. "Nell' ambito della comunita' islamica non si registrano ambiti di diffusione di messaggi radicali e di rifiuto all' integrazione - ha spiegato Cardella - ne' la presenza di quartieri ' enclave' ad esclusivita' etnica".