Perugia: minacciava studentessa con i telefoni dei pazienti, denunciato infermiere

Respinto da una studentessa sua coetanea dopo un approccio, un infermiere le ha inviato diversi sms ritenuti minacciosi o ingiuriosi utilizzando telefoni cellulari di pazienti, congiunti o assistenti presenti nel suo reparto: e' quanto accertato dalla polizia postale di Perugia che ha denunciato il giovane. Dagli accertamenti e' emerso che gli apparecchi erano stati lasciati dai degenti in camera quando si recavano a sottoporsi a esami. In altre occasioni invece l'infermiere se li era fatti prestare dicendo di avere finito il credito sul suo. A rivolgersi agli agenti e' stata la stessa studentessa riferendo di essere ''assillata'' da continui sms. Messaggi inoltrati da varie utenze a lei sconosciute e - riferiscono gli investigatori - con dettagli della sua vita quotidiana, offese, ingiurie e minacce. Gli specialisti del traffico telefonico della polizia postale hanno accertato che i numeri utilizzati per l'invio dei messaggi non avevano alcun legame, non evidenziavano tratti comuni ed appartenevano a persone che, con stili di vita ''irreprensibili'', non avevano alcuna connessione con gli ambienti e i luoghi della giovane. E' pero' emerso che tutti avevano recentemente frequentato, per varie ragioni, lo stesso ospedale della provincia di Perugia. La polizia postale - diretta dalla dottoressa Annalisa Lillini - e' quindi risalita al giovane infermiere. Questi - e' emerso dagli accertamenti - aveva chiesto di fare una comunicazione urgente con il telefonino di pazienti, congiunti o assistenti o che era stato lasciato incustodito per qualche minuto. E'' stato lui stesso a confermare agli investigatori di avere conosciuto la studentessa e di avere meditato questa ''vendetta'' per punizione. Adesso e' indagato in stato di libertà per molestia, ingiuria e minaccia.