Perugia o Terni? Alle urne per scegliere la provincia

Sul filo del sarcasmo Domenico Doni, presidente comprensoriale della Confesercenti, butta lì un’idea. Perché non chiamare alle urne folignati e spoletini (ma anche i residenti della Valnerina) e chieder loro, tramite un referendum consultivo, di esprimersi sulla scelta della provincia di preferenza? “Basterebbe un sì o un no - scrive Doni in una nota - per capire quanto ci sia di condiviso (tra la gente, dal basso) nell’ipotesi di riassetto territoriale del sindaco di Spoleto Massimo Brunini. Fin troppo chiaro il riferimento al suo recente incontro del primo cittadino di Spoleto con il presidente della Provincia di Terni, rendez-vous da intendersi come propedeutico ad un avvicinamento alla città siderurgica. Nel segno della chiarezza e della trasparenza, Doni chiede ai cittadini di dire la loro, attraverso lo strumento referendario che, sebbene consultivo, rappresenta comunque un mezzo di espressione popolare, perlomeno orientativo. Sottotraccia, nella lunga lettera alla stampa inviata da Doni si legge, finanche con troppa facilità, una sorta di prevedibile exit poll con tanto di supposta vittoria del partito dei conservatori che nessuna intenzione avrebbero di lasciare Perugia per Terni. Risolta la questione ternana e una volta spazzato via ogni sussulto separatista Spoleto non avrebbe dunque più scuse e la più volte invocata terza provincia Foligno-Spoleto-Valnerina potrebbe prendere finalmente forma. Un progetto nel cassetto da anni, ciclicamente finito nel dimenticatoio. O nella migliore delle ipotesi trasformatosi a più riprese in pio proposito. Ci voleva, oltrettutto – non esita a concludere Doni – anche l’imminente disegno di legge del ministro Linda Lanzillotta tendente a sospendere l’iter per la costituzione delle nuove province, già deliberate dal precedente Governo, e a riequilibrare quelle esistenti. Terza provincia ancora in stand-by, dunque. Almeno fino a quando la città del Festival non deciderà di scoprire le carte.