Pian d'Assino: doccia fredda dalla Regione

Un incontro per la Pian d'Assino fatto di luci e ombre, quello che si è tenuto ieri mattina presso la sede dell'Anas a Perugia. Presente il "Comitato per la SS 219" rappresentato dall'avvocato Patrizia Guerri, Massimo Pascolini e Don Giuliano Salciarini che sono stati ricevuti dall'ingegner Pasquini dell'Anas con l'assessore regionale Giuseppe Mascio. Luci e ombre dicevamo: luci forse per quel che concerne il primo tratto, quello da Madonna del Ponte - Mocaiana: "Il progetto per questo tratto - dice l'avvocato Guerri - è stato validato e l'assessore Mascio ci ha poi confermato l'invio dello stesso alla Direzione Generale dell'Anas di Roma , ormai diventata competente al posto del dipartimento di Perugia. Sui tempi ci è stato detto che bisognerà attendere almeno un anno per poter appaltare i lavori per il tratto". Luci fioche, dunque, se è vero che i tempi appaiono decisamente più lunghi di come erano stati prospettati in occasione dell'assemblea pubblica a Palazzo Cesaroni. Le ombre, queste invece ben nitide, riguardano invece i tempi di realizzazione del secondo tratto, quello che va da Mocaiana a Montecorona. "Delusione è l'unica parola che mi viene in mente - continua Patrizia Guerri - perchè per il secondo tratto si parla addirittura di un primo stralcio, che attualmente ha le sembianze di una mera proposta per una spesa di 50 milioni di euro e che forse arriverebbe fino a Camporeggiano. Ma i tempi si dilatano se ancora deve essere approvato il piano triennale e se soprattutto bisogna verificare le disponibilità finanziarie". E su questo fronte se prima si parlava di ombre adesso è quasi buio fitto. "Per la Regione e per il Governo centrale la priorità è rappresentata dal nodo perugino della barriera di Ponte S.Giovanni - dice ancora la Guerri - per la quale sono state destinate risorse per 10 milioni di euro. Risorse che al momento sembrerebbero le uniche su cui poter contare nel comparto della viabilità regionale". Ma l'opera ammonta a 150 milioni di euro e il futuro appare oggi ancora più laborioso. Tagliato il nastro lo scorso anno del tratto Branca - Montefiore, con cerimonia non priva di polemiche laddove persino lo stesso vescovo Ceccobelli ha voluto cogliere l'occasione per far notare l'inadeguatezza di una due corsie per il volume di traffico sopportato dall'arteria, resta dunque ancora tutta da definire la questione dell'intervento lungo la parte ovest della pianura eugubina. L'assessore regionale alla viabilità Giuseppe Mascio ha ricordato il finanziamento di 28 milioni di euro per il tratto Madonna del Ponte - Mocaiana. Non c'è traccia, invece, almeno per il momento dei 150 che serviranno in futuro per completare la Pian d'Assino fino a Montecorona. E a chiusura dell'intervista l'avvocato Guerri ne ha anche per il sindaco: " In uno dei comunicati del Comune non viene menzionato che è merito del Comitato se oggi abbiamo almeno i soldi per il primo tratto. La politica non deve entrare in queste questioni, non vogliamo essere strumentalizzati tanto che in campagna elettorale abbiamo scelto deliberatamente di non parlare e di non tirare fuori il problema della Pian d'Assino". Che a qualcuno ha comunque giovato. Ma non ancora agli abitanti della zona ovest.