Pian d'Assino, il sindaco scrive al ministro Matteoli

E’ il sindaco di Gubbio Goracci a prendere foglio e penna,e a scrivere all Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, alla Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e al Presidente Anas Pietro Ciucci. La questione è spinosa ed è relativa al ricorso vinto da 10 residenti della zona ovest di Gubbio, quelli in pratica che verrebbero a vivere lungo il nuovo tratto della Pian d’assino. Lo scorso maggio 2007 era stato approvato in via definitiva il progetto studiato dall’Anas per la 219 tra Madonna del ponte e Mocaiana, tratto atteso a dir poco con ansia da tutto il territorio. La questione però vedrebbe il tracciato passare non solo su campi coltivati ma anche nei terreni a ridosso delle abitazioni. Da qui il ricorso vinto pochi giorni fa. Ed ora “che fare?” Interviene così il sindaco che scrive al Ministro Matteoli: “Capisco che per il Ministro e il direttore Anas il problema può sembrare piccolo e irrilevante, ma per una comunità quale è quella eugubina è vitale, decisivo per la sicurezza, per la qualità della vita e per le possibilità di sviluppo. Dopo le tante vicissitudini, i rimpallai di responsabilità, dopo le tante proteste SEMPRE CIVILI E PROPOSITIVE tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 ci veniva formalmente comunicato che c’era un’impresa che si era aggiudicata la gara di appalto e che entro l’estate si sarebbero viste le ruspe in azione. Ora l’intervento del Tar che blocca procedure e lavori. Le popolazioni della zona interessata e la comunità eugubina intera sono allarmate e incredule- scrive senz mezzi termini il sindaco Goracci - Sappiamo che le sentenze vanno rispettate e applicate. Nemmeno ci interessa disquisire se l’ “egoismo” di pochi fa premio sulle vitali esigenze di una comunità di 33.000 abitanti, chiediamo la cosa più ovvia e banale, ma che sembra per questa strada l’impresa delle imprese, e cioè di risolvere immediatamente il problema. “Non è immaginabile è che si possa attendere oltre per la partenza dei lavori- chiosa Goracci - Chiediamo ai soggetti in indirizzo un incontro immediato e la conferma che entro l’estate i lavori per stralci funzionali o comunque per le parti non coinvolte nel ricorso possano partire. Vogliamo risposte e non ipotizzare un autunno caldo sul piano delle proteste”