Continuano le polemiche in Alto Tevere per il piano regionale di dimensionamento scolastico che non ha tenuto conto delle aspirazioni di Città di Castello ad avere un liceo scientifico (già presente ad Umbertide): alla vigilia della seduta del consiglio regionale (Mercoledì 28 Gennaio) su questo tema, si registra l'intervento del capogruppo consiliare tifernate del Prc, Mauro Alcherigi: "Mai come in questa occasione è appropriato dire che la montagna ha partorito il topolino, frutto più degli equilibri politici, del braccio di ferro imposto da personaggi logori e fine corsa, che non hanno neppure più la dignità politica di fare le cose con le proprie mani, ma le fanno fare ad altri, ai soggetti deboli come sono quegli assessori tecnici che spesso come “ ventriloqui” accettano passivamente. Quello che ancora la politica Regionale sfugge o sembra non aver compreso che su questo piano Regionale di Dimensionamento Scolastico si sta per creare una frattura profonda, una lacerazione tra governo regionale e territori. Non è solo, anche se palese ed emblematica, la vicenda che riguarda l’Istituzione di un Liceo Scientifico a Città di Castello che la quarta Città dell’Umbria poco meno di 40.000 abitanti, l’ area manifatturiera più grande dell’Umbria , ha il diritto di poter vedere presente nel proprio territorio, ma come ha detto in commissione in Capogruppo PRC Stefano Vinti che non ha partecipato al voto “ perché l’atto era assolutamente inadeguato” , riconfermando quanto già dichiarato dopo la delibera della Giunta Regionale “ siamo costretti ad assistere ad un duello fra PD-PDL, su uno degli aspetti più controversi della controriforma Gelmini. Una legge che ha come ispirazione di fondo il taglio delle risorse economiche ed una semplificazione organizzativa che nasce con l’unico scopo di tagliare, in modo brutale, posti di lavoro e annullare quel che resta della ricchezza formativa delle città dei territori, mettendoli in forte competizione, premiandone alcuni e penalizzandone altri mortificandone esperienze importanti, in un quadro di totale assenza di gestione politica del piano, genuflesso allo smantellamento berlusconiano del sistema di formazione della scuola pubblica. “
Certo che il comportamento della Giunta Regionale nell’ultimo scorcio di legislatura ha lasciato più di qualche perplessità Prima una riforma endo-regionale che con gli Ati vede duplicati strutture che faranno la fortuna di burocrati sempre più ben pagati e sempre più lontani dai cittadini; nel contempo una giusta ed opportuna revisione del numero delle comunità montane che ha visto scomparire cittadine come Gubbio, il più esteso territorio montano della nostra Regione, che in maniera davvero singolare scelto di confermarne una sul Lago Trasimeno, premiando la centralità politica di Umbertide a discapito dei piccoli borghi montani dell’Alta Umbria.
E sempre il caso ha voluto che a presentare in consiglio Regionale il piano di Dimensionamento scolastico, come relatore di maggioranza sarà il Consigliere Regionale Enzo Ronca (PD , presidente della III Commissione, di Castiglion Del Lago e ex assessore della Comunità Montana dei Monti del Trasimeno .
Noi vogliamo che la politica torni al centro delle scelte che riguardano la vita di tutti i cittadini, per questo chiediamo a tutti i Consiglieri Regionali di ridare centralità al Consiglio, tornando ad assumere la responsabilità politica che i Cittadini, di qualsiasi schieramento, gli anno conferito con la preferenza espressa con il voto del 2005, approvando il Piano presentato dalla conferenza Provinciale Scolastica , salvaguardando le Istituzioni scolastiche, la loro autonomia ed il loro livello culturale, confermando la centralità, fondamentale per la per la crescita di tutte le persone, del sistema scolastico pubblico".
Città di Castello/Umbertide
26/01/2009 10:22
Redazione