Come trarre profitto da un terreno incolto di proprietà del nonno? Realizzare una bella piantagione di canapa indiana per produrre artigianalmente marijuana. Questo è quello che avrà pensato un giovane operaio, incensurato, di Città di Castello. Circa una settimana fa i Carabinieri della Stazione di Pietralunga, agli ordini del Maresciallo Cinque, avevano scoperto, in una zona particolarmente impervia dei boschi a ridosso del piccolo comune appenninico, una piantagione di canapa indiana. Oltre venti piante alte fino a due metri, e dunque quasi pronte per il raccolto. I militari di Pietralunga, insieme ad i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia Città di Castello, guidati in questi giorni dal Maresciallo Giustino, hanno iniziato una serie di lunghi servizi di osservazione, mimetizzati nella folta macchia. Per alcuni giorni non si è visto nessuno ma, ieri pomeriggio, la svolta. Intorno alle 18 è giunta una piccola utilitaria dalla quale sono scesi due giovani che, aperto il portabagagli, hanno preso alcune taniche colme d’acqua. I Carabinieri hanno dunque assistito all’irrigazione delle piante e, al momento giusto, sono usciti allo scoperto qualificandosi. I due ragazzi, colti di sorpresa, hanno tentato un’inutile fuga tra gli alberi ed i rovi, finendo però per essere acciuffati ed arrestati con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Si tratta di un operaio 21enne ed un disoccupato 20enne, entrambi incensurati e residenti a Città di Castello. Nel corso della fuga e relativo inseguimento, sia gli arrestati che alcuni militari hanno riportato alcune ferite riconducibili alla folta vegetazione. Le prognosi vanno da uno ad otto giorni. Ha avuto la peggio un militare al quale sono stati apposti alcuni punti di sutura ad una gamba. In un primo momento i giovani hanno tentato di negare le accuse ma, messi innanzi all’evidenza dei fatti, hanno ovviamente confessato. Il terreno, particolarmente impervio ed incolto, è di proprietà della famiglia del 21enne. Entrambi sono inoltre stati trovati in possesso di una modica quantità di hascisc. Al termine degli accertamenti tutte le piante sono state estirpate e sequestrate; gli arrestati hanno dunque trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Compagnia Città di Castello. Questa mattina, presso la sezione distaccata di Città di Castello del Tribunale di Perugia, è stata celebrata l’udienza di convalida, dove i due ragazzi erano accompagnati dai propri legali Gianni ed Eugenio Zaganelli. Dopo aver convalidato l’arresto, il Giudice ha disposto, per entrambi i ragazzi, l’obbligo di dimora nel Comune di residenza in attesa del processo che avrà inizio ad ottobre.
19/08/2011 16:27
Redazione