Una fase pandemica, almeno in Umbria, più aggressiva che richiede un maggior numero di ricorso alle cure dell'ospedale e pochi vaccini a disposizione. E' la sintesi del quadro epidemiologico resa nota dalla Regione Umbria nel reporto settimanale sullo stato del Covid. I grafici parlano chiaro: a fronte di un numero di contagi che è assimilabile a quello del 21 novembre 2020 , 7553 gli attualmente positivi, 363 quelli delle ultime 24 ore con 9 ulteriori vittime, sono di più i ricoveri in ospedale , 520 di cui 80 in terapia intensiva. L'ipotesi è che stia lavorando un virus più invasivo di quello di novembre, più aggressivo nelle sue varianti inglese e brasiliana, che comporta una maggiore ospedalizzazione. E' solo un'ipotesi al vaglio dell'Istituto superiore di sanità.
La certezza, invece, è che a fronte di una fase pandemica, chiaramente più virulenta in Umbria, la risposta vaccinale è insufficiente. "Mancano i vaccini" ha detto l'assessore Luca Coletto: l'Umbria ha chiesto nuove 50 mila dosi di cui ancora però non si ha notizia. Per Coletto è ora di pensare ad una gestione autonoma degli approvigionamenti, seguendo la strada intrapresa da altre Regioni come Lombardia ed Emilia Romagna che stanno cercando di stipulare contratti autonomamente con le case farmaceutiche. In questa situazione il piano vaccinale va avanti con gli over 80: da venerdì 12 febbraio prenota il vaccino per la classe 1940 da somministrare in 15 siti individuati; per chi non può , saranno i medici di base a recarsi a casa dell'anziano.
Dal 25 febbraio via alle prenotazioni per tutti gli over 80 . Le vaccinazioni andranno di pari passo con l'arrivo dei vaccini: ad oggi a fronte di 80 mila anziani in quella fascia d'età, i vaccini disponibili sono 12 mila tra Pfizer e Moderna. Il numero a cui fare riferimento per essere assistiti ed avere informazioni è l'800192835, ma ci si può rivolgere anche alle farmacie.
Nel fine settimana è come sempre prevista una riclassificazione delle Regioni da parte del Ministero: l'Umbria potrebbe rischiare la zona rossa nella sua interezza visto il graduale spostamento del contagio da ovest ad est e a sud, con interessamento più significativio del folignate e dello spoletino e l'aggiunta di nuovi comuni del ternano. Per vedere miglioramenti, ha spiegato Coletto, serve almeno un'altra settimana che non sarà facile da affrontare con la carenza di personale aggravata dal contagio tra gli operatori sanitari per un totale di 194 unità. Per questo la Protezione Civile ha preparato un bando per il reclutamento di 97 medici specializzati ( 52 di rianimazione e 45 di internisti e malattie infettive ), 24 non specializzati, 287 infemieri ed 88 operatori socio sanitari. Previsto anche un rimborso forfettario di mille euro per chi arriverà da fuori Regione. I tempi stringono, il reclutamento dopo la pubblicazione del bando avverrà entro una settimana .
Perugia
11/02/2021 16:59
Redazione