La storia del Perugia da ieri sarà tangibile e visibile a tutti. Un po' questo il senso del messaggio lanciato dal patron Massimiliano Santopadre nel pomeriggio dedicato all'inaugurazione del Museo del Grifo, trecento metri quadrati che racchiudono l'ultra centenaria storia del club biancorosso dale origini, fino ai giorni d'oggi, un passo importante per la crescita dello stesso club biancorosso che è la terza squadra d'Italia dopo Milan e Juventus, ad istituire un museo che racconti la vita del club dalla sua nascita nel lontano 1905. Il museo, situato nel piano terra dell'edifici che ospita anche gli uffici del Perugia Calcio, espone foto e cimeli dedicati sia alla tifoseria e soprattutto a calciatori o comunque personaggi che hanno fatto la storia del grifo, con una stanza dedicata alla proiezione di un video che riassume la storia del club, un'altra invece dedicata alla storica figura di Renato Curi, con incorniciata la maglia numero 8. E si continua con palloni ufficiali, divise da gioco, dlala più storica datata 1965-1966, alla più recente, quela donata da Moscati, autore del gol che ha ridato la Serie B al Perugia nella gara con il Frosinone. Una soddisfazione immensa e un patrimonio per la città, un idea realizzata grazie anche ai tanti contributi privati dei tanti tifosi che hanno voluto donare cimeli propri per metterli a a disposizioni di tutti. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Andrea Romizi, che si è congratulato con Santopadre, il presidente della Lega B Andrea Abodi, il quale ha parlatio di club modello, esempio per tutti. Nel corso della giornata c'è stato però spazio anche per la tanto attesa presentazione delle nuove divise da gioco: un mix di storia nelle due classiche divise una campletamente rossa con colletto a righe biancorosse ispirato alla divisa del “Perugia dei miracoli” stagione 1978-1979, sul petto invece il grifone ricamato e non stampato, ispirato alla seconda stagione in Serie A datata 1976-1977, uno stemma vintage che rappresenta il simbolo della città con becchi e artigli gialli, sopra lo stemma la scritta “Perugia”, con la scelta di non inserire la denominazione della società sportiva per una meggiore identificazione della città con la locale squadra di calcio, i pantaloncini bianchi e i calzettoni rossi completano il kit, la seconda divisa invece presenterà maglia bianca e dettagli rossi, con pataloncini rossi e calzettoni bianchi. Infine, la partenza della campagna abbonamenti perun toale di 123 tessere vendute fino alla serata. Tocca infatti ai tifosi biancorossi ora dare il primo segnale di vicinanza e attaccamento alla squadra che sarà di Bucchi, una squadra ancora in costruzione, con l'obiettivo ambizioso di raggiungere gli spareggi promozione che portano alla Serie A. Infine il mercato: oltre a Brighi in corsa per il centrocampo c'è anche Francesco Valiani che ha ancora un anno di contratto con il Bari. Dei due ne arriverà solo uno, più facile che sia l'ex Bologna che è al momento svincolato.
Perugia
08/07/2016 10:00
Redazione