Grande soddisfazione essere i “primi”: nello sport, a scuola, nella vita.
A Ponte San Giovanni qualcuno si sente orgoglioso di aver preceduto di quasi un anno i volontari dei Rioni per “Perugia 1416” che si sono rimboccate le maniche, hanno preso raschietti, decespugliatori, falcetti, zappe e pale per ripulire i muri, i marciapiedi, le aiuole e le zone verdi dalle erbacce che, soprattutto in questo periodo e dopo le piogge, invadono la città. Infatti nello scorso mese di agosto, alla vigilia dell'evento di “Velimna, gli Etruschi del Fiume”, molti cittadini di Ponte San Giovanni, ma soprattutto i consiglieri della Pro Ponte, hanno dato un considerevole contributo a Gesenu e operai del comune nel rendere più gradevoli gli accessi e le strade del paese raccogliendo rifiuti e tagliando erbacce e rami pericolosi dalle piante.
Ben vengano dunque queste manifestazioni storiche e culturali che forse danno, o ridanno, ai cittadini un concreto senso di appartenenza alla città o al paese in cui abitano e fanno aprire i loro occhi di fronte a quanto rappresenta trascuratezza, incuria, disinteresse nell'avere a cuore. Una città, un paese non sono solo e soltanto del Comune o delle istituzioni, ma sono soprattutto dei cittadini, di chi li abita e quindi se ognuno, nel suo piccolo o grande spazio che abita o che frequenta, potesse averlo a cuore penserebbe, non una tantum, ma più spesso a dedicare piccoli ma salutari interventi per renderlo più vivibile, più gradevole e più sicuro. Perugia, le città in genere, i paesi, i centri abitati avrebbero bisogno di più cura: segno di civiltà, di presenza costante sul territorio che potrebbe costituire anche un elemento deterrente per coloro che lasciano rifiuti ovunque, imbrattano muri e pareti di case e soprattutto contro i crimini più disparati che avvengono su strade, giardini e aree pubbliche non presidiate e non frequentate.
Perugia
08/06/2016 11:16
Redazione