Poste Italiane, tagli in 33 uffici nella zona di Perugia

Ritorna la volontà di Poste Italiane di “tagliare” 33 uffici postali nella zona di Perugia dopo che questo tentativo aveva già avuto luogo il 13 aprile. Il progetto è stato ultimamente riconsiderato e la regione Umbria si è subito messa all'opera per arginare il problema che rischia di avere effetti disastrosi su buona parte della popolazione, soprattutto quella più anziana. La mappa dei tagli è stata delineata da Failp Cisal - il primo sindacato autonomo di Poste Italiane - che per bocca del suo segretario regionale Giuliano Tognellini ha parlato di una chiusura degli uffici, che da 15 sarebbero diventati 11, con annessa riduzione dell'orario di servizio in altri 18 sportelli. Il tutto a partire dal prossimo settembre. L' incontro di venerdì a Villa Umbra ha arginato momentaneamente il problema con l' incontro fra la giunta regionale e i sindaci dell'Umbria con a capo Francesco De Rebotti, presidente di Anci Umbria. Quest'ultimo dovrebbe avere avuto un incontro con il legale incaricato di impugnare il provvedimento con cui Poste Italiane annunciano la caduta di 11 sportelli della regione. Nelle ultime ore poi la presidente della Regione, Catiuscia Marini ha chiesto un incontro per discutere sul problema dei tagli. La scelta di Poste italiane ha avuto ripercussioni anche in campo politico dove il deputato umbro Walter Verini ha parlato di un metodo inaccettabile, richiamando Poste alla necessià di “allestire tavoli operativi di confronto per concordare le decisioni assieme a Regione e comuni.