Presentate le nuove divise dei Capitani dei Ceri

La giubba è blu, i bottoni sono dorati le rifiniture rosse. I pantaloni bianchi con stivali neri fino al ginocchio e la feluca a far da copricapo. Tanta gente alla presentazione delle nuove divise dei capitani, del trombettiere e dell'alfiere rivisitate su iniziativa nata dalla collaborazione tra Comune e Università dei Muratori Scalpellini e Arti congeneri. Lì nella sala dell’arengo resteranno in mostra fino al 10 maggio. «E' un progetto che parte da lontano – spiega Fabio Mariani, presidente dell'Università dei muratori - voluto dai consiglieri precedenti e oggetto di ampio dibattito. Vogliano ridare il giusto tono ai capitani che con la divisa bianca erano caduti negli ultimi anni nell'anonimato». Le divise – ha proseguito Mariani - sono state realizzate dalla costumista storica Cinzia Rosignoli, «con il contributo -– dei migliori artigiani eugubini che hanno lavorato e realizzato le parti in cuoio, il cappello, gli alamari». Di impegno a fare in modo che il tavolo istituzionale sui Ceri divenga punto di riferimento costante ha palato il sindacom di Gubbio, Guerrini. Don Mirko Orsini, in rappresentanza della Diocesi, ha auspicato che la Festa dei Ceri possa sempre più basarsi su Sant’Ubaldo. Documentazione storica, anche fotografica alla mano, il professor Barbi ha evidenziato le varie divise nelle quali, a partire dall’ottocento, si sono presentati i capitani della festa: auspicando – soprattutto per il secondo capitano – che torni a sentirsi il capitano del cero dei muratori, cioè di sant’ubaldo (il primo è invece storicamente il capitano dei tre ceri) . Si è detto disposto a prendere in considerazione ogni suggerimento il presidente dell’università dei Muratori, Mariani. Critica nei confornti dell’iniziativa la posizione del Maggio Eugubino: «La mancata condivisione della scelta delle divise fatta solo dai Muratori – ha sottolineato il presidente Lucio Lupini- ;la militarizzazione della figura del capitano e il fatto che le divise si distaccano molto dall'impronta medioevale della cerimonia dell'investitura». L’appuntamento è stata anche l’occasione per presentare i nuovi basamenti per la basilica di Sant’Ubaldo, realizzati su pietra calcarea bianca di Gubbio, la stessa della fascia ottagonale che sorregge l’altare della Basilica. Sui due lati di ciascun basamento sono raffigurati gli stemmi dell’Università e del Comune, su un terzo dei lati, lo stemma di ciascuno dei Ceri che il basamento è destinato a sorreggere.