E' Marco Lupo, classe 1982 di natali tedeschi, il vincitore della 57esima edizione del Premio Campiello 2019. L'opera prima che lo ha portato al successo è “Hamburg”, il Saggiatore: un romanzo storico ambientato ad Amburgo durante la seconda guerra mondiale che spazia dalle tragedie reali alla emozioni derivate dalla lettura delle opere letterarie.
“Hamburg – spiega l'autore ai nostri microfoni- è la ricostruzione dell'estate terribile del 1943, dove un'intera città fu rasa al suolo. Ricostruire tutto. In particolare l'infanzia, la vita e l'esistenza di un uomo partendo da un memoria collettiva inesistente. Ricostruire la storia di uno scrittore, di intere generazioni, di profughi. Ricostruire città fatte di macerie.”
Nel libro, infatti, ricorre spesso l'espressione “letteratura delle macerie”, macerie materiali ed umane che si sono tramandate attraverso voci molto coraggiose del '900, che Lupo ha studiato e ricordato nello scrivere il romanzo.
L'obiettivo dell'autore fittizio del libro è proprio quello di ricostruire il passato e recuperare la memoria attarverso i libri. Nonostante, quindi, come Lupo spesso ha affermato 'la letteratura non sazia e non sfama' essa ricopre da sempre una grande importanza.
“Ogni scrittore – dice- deve guardarsi indietro, collezionare le voci che lo hanno preceduto, rispettare il lavoro fatto in decenni e decenni per dare forma alla memoria e al ricordo. In particolare io sono partito dalle memorie di Sebald per mettere il mio puntino nella lunga scia di opere che costellano, per fortuna, l'umanità tentando proprio di rappresentare l'idea fallace della memoria come espediente individuale quando la memoria può essere conservata attraverso le comunità, i libri di quelle comunità e le storie che, come quando si è intorno ad un focolare, ci ricordano chi siamo e chi siamo stati.”
Il libro, dunque, può essere considerato dunque come un invito non esplicito a leggere e rileggere, soprattutto in un periodo storico come quello attuale troppo spesso animato da odio, violenza e razzismo.
L'appuntamento di Gubbio avvenuto oggi pomeriggio, presso l'ex refettorio della Biblioteca Sperelliana, è per il quarto anno il primo di una serie di incontri che il Premio Campiello organizza, con il sostegno del Comune e della Fondazione Giuseppe Mazzatinti. Ad essere presente: il sindaco della città Filippo Mario Stirati, l'assessore alla cultura Nello Oderisi Fiorucci, il rappresentate della Fondazione Giuseppe Mazzatinti, Fabio Stirati, e il presidente del prestigioso premio Piero Luxardo. A moderare l'incontro lo scrittore e giornalista Giacomo Marinelli Andreoli. Il ciclo di incontri, volto a presentare il vincitore della sezione Opera Prima al pubblico, proseguirà a Jesolo Lido (VE), il 18 luglio, e ad Abano Terme (PD) il 19 luglio.
L'intervista esclusiva nazionale a Marco Lupo in onda alle 20.20, al canale 11 di TrgMedia.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/07/2019 10:09
Redazione