Prima seduta del consiglio regionale a Palazzo Cesaroni

Due debutti ed un ritorno. Il consiglio regionale dell'Umbria, riunito oggi per la prima seduta della nona legislatura ha visto infatti tornare in aula consiliare dopo dieci anni Orfeo Goracci - ancora sindaco di Gubbio per altri dieci giorni - e sedere per la prima volta sugli scranni di Palazzo Cesaroni la gualdese Sandra Monacelli dell’udc e l’eugubino Andrea Smacchi del pd. Anzi aprendo i lavori il consigliere anziano Paolo Brutti in qualità di presidente protempore ha invitato ad entrare fisicamente in Aula Sandra Monacelli che prende ufficialmente il posto di Paola Binetti, in una sorta di mini-cerimoniale. E sia Goracci che Monacelli hanno effettuato degli interventi durante i lavori del Consiglio. Con una interpellanza Goracci ha chiesto quali sono le azioni messe in atto dalla Regione in merito ai gravi ritardi per l’inizio dei lavori del tratto stradale della 219 Madonna del Ponte-Mocaiana”. Secondo Goracci “la Regione conosce bene questa situazione e ha fatto comunque la sua parte anticipando i fondi utili per il bando d’appalto dei lavori del tratto Madonna del Ponte-Mocaiana. Ma è altrettanto prioritario – ha sottolineato Goracci - il progetto e il finanziamento per il tratto Mocaiana-Umbertide. Sandra Monacelli ha invece rivolto un pensiero ai lavoratori della zona di Gualdo Tadino e alle tante famiglie dell'Umbria che non riescono ad arrivare a fine mese. I provvedimenti di questo Consiglio– ha detto la Monacelli – dovranno essere mirati a migliorare le condizioni di questi cittadini: l'Udc lavorerà per risolvere i problemi degli umbri, senza preconcetti”. La seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale è iniziata alle 10,30 con un minuto di raccoglimento in memoria delle due vittime e dei due feriti – di cui una folignate - del sanguinoso attentato in Afganistan. Mentre nella prima giornata di votazione il Consiglio regionale non ce l'ha fatta a raggiungere il quorum di 24 voti necessario per eleggere il presidente dell'assemblea nelle prime tre votazioni. Il tutto è perciò rinviato alla riunione di domani mattina quando basterà ottenere la maggioranza semplice dei voti (16 schede) per rendere valida l’elezione.