Primarie Pd Gubbio, Stirati: "Senza coalizione aperta alle liste civiche sono indisponibile"

Dopo tre giorni di riflessione è arrivata la risposta: Filippo Stirati scrive a Ennio Palazzari. Avrebbero dovuto essere i due contendenti alle primarie Pd ma leggendo soprattutto la parte conclusiva della nota si evince che molto probabilmente non ci saranno le primarie del Pd il prossimo 9 marzo. Stirati si tira fuori: più che dalle primarie, dal partito di cui dichiara di non condividere percorso nè decisioni in fatto di coalizione. Da qui quella che definisce "assoluta indisponibilità a partecipare alle primarie". "La mia candidatura è nata nella città - scrive Stirati - in modo libero e spontaneo, come possibile soluzione alla crisi di Gubbio, e non è stata concepita in alcuna segreta stanza. Alla luce del sole, per l’appunto. Io rispetto la sua persona e la sua professionalità, scrive rivolgendosi a Palazzari, ma il percorso che ha accompagnato la sua candidatura, se devo essere sincero, mi ha sconcertato! Trovo strabiliante che, senza una larva di discussione preliminare e di un sia pur minimo approfondimento che argomentasse la proposta, si sia pervenuti ad un candidato esterno al PD". "D’altra parte - prosegue Stirati ricordando alcuni degli incarichi ricoperti da Ennio Palazzari- i ruoli significativi che Lei ha svolto in Gepafin e Sviluppumbria l’hanno comunque messa in relazione con “poteri” e “potere”. E' per passione civile che, di fronte al disastro politico-amministrativo in cui Gubbio è precipitata, ho raccolto l’invito di una rilevante parte della città. Questi fermenti cittadini sono stati vissuti male, con fastidio e arroccamento, dalla nomenklatura del PD, timorosa di una nuova stagione politica, capace di rinnovare metodi e rappresentanze; invece di cogliere una grande opportunità di innovazione, si è pensato di fare quadrato attorno a Lei". "Appartengo al PD dalla sua nascita - conclude Stirati - e a quel campo progressista che è naturalmente radicato nel centrosinistra. Gubbio ha bisogno di riprendere un cammino di sviluppo con serenità e unità di intenti, ma nella chiarezza, nell’indipendenza della politica, condizione imprescindibile per l’autorevolezza di chi è chiamato a rappresentare le istituzioni. Occorre tornare alla normalità dei ruoli di ciascuno per costruire un grande progetto di rilancio della città con un sindaco che sia auspicabilmente simbolo della nostra identità e non semplice curatore amministrativo. In merito alle primarie, di fronte alla mancata costruzione da parte del PD di una coalizione quanto mai aperta alle forze politiche e cittadine e di fronte all’evidente tentativo di ingabbiare questa consultazione a mio sfavore con una apertura del tutto fittizia, manifesto la mia più assoluta indisponibilità a parteciparvi".