Dando seguito alle iniziative di mobilitazione sindacale del 28 gennaio, contro l’eccessivo carico fiscale e per le politiche di sviluppo, parte l’offensiva concreta della Confcommercio della provincia di Perugia contro una delle tasse più contestate, l’Imu, con la predisposizione di un servizio di assistenza, rivolto alle imprese socie e non socie, per presentare istanza di rimborso ai Comuni, sulla base della affermata incostituzionalità di questa imposta.
Ad offrire supporto diretto per questa iniziativa saranno le Confcommercio territoriali, diffuse in tutta la provincia, presso le quali saranno disponibili i moduli da compilare e sottoscrivere per inoltrare l’istanza, con il coordinamento degli uffici provinciali e dei legali dell’organizzazione.
Giorgio Mencaroni, presidente della Confcommercio della provincia di Perugia, spiega così l’iniziativa: “Alla denuncia sulla iniquità di questa imposta sugli immobili, che ha messo in ginocchio le imprese e che costa agli italiani tra il 150% e il 160% in più rispetto all'ultimo versamento dell'Ici, e all’azione politico-sindacale per una revisione delle aliquote da applicare agli immobili aziendali, in quanto beni strumentali all’esercizio dell’attività - grazie a cui abbiamo già ottenuto l’impegno di alcuni Comuni di abbassarle per il 2013 - aggiungiamo ora una azione legale alla quale sollecitiamo l’adesione di tutti gli imprenditori del commercio, turismo e servizi, che si fonda sulla manifesta violazione di principi costituzionali”.
“L’Imu – spiega ancora Mencaroni - è una imposta vessatoria, di fatto una patrimoniale mascherata, che pesa drammaticamente sui cittadini e sulle imprese, specie quelle con una superficie più ampia, che si sono trovate a pagare decine, e in diversi casi centinaia di migliaia di euro in un momento di assoluta precarietà, costringendole – per non chiudere - a tagliare su altri fronti, come ad esempio quelli occupazionali. E’ una tassa illegittima perché non tiene conto del criterio di proporzionalità rispetto alla capacità contributiva dei soggetti: e questa notazione non la facciamo solo noi, ma l’ha evidenziata chiaramente e clamorosamente, qualche giorno fa, l’Unione Europea. Anche alla luce di questa autorevolissima presa di posizione, abbiamo deciso – conclude il presidente provinciale Confcommercio – di non lasciare nulla di intentato per rimuovere questa distorsione e per tutelare i legittimi interessi delle imprese, che sono state messe al tappeto dall’esorbitante tassazione nazionale e locale. Da qui la decisione della presentazione delle istanze di rimborso, per il cui accoglimento riteniamo esistano tutti i presupposti giuridici”.
Perugia
02/02/2013 18:41
Redazione