Quote rosa Assisi. Ricci preannuncia ricorso in sede europea contro la sentenza del Consiglio di Stato

Fara' entrare due donne nella sua giunta comunale, sinora tutta maschile, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ma la sentenza del Consiglio di Stato che glielo impone (il Tar, in prima grado, gli aveva invece dato ragione) proprio non riesce a condividerla, tanto che annuncia contro di essa un "ulteriore ricorso in sede europea". "Intanto - dice oggi Ricci in una nota - nessuna misoginia nella composizione della mia giunta, e questo lo riconosce anche la sentenza dei giudici amministrativi di secondo grado, che hanno riformato la sentenza del Tar per un dettaglio discutibile, e cioe' non aver compiuto un'istruttoria delle donne che potevano candidarsi ad assessore anche fuori dalle liste dei partiti o civiche". Ma, secondo il sindaco di Assisi, la sentenza del Consiglio di Stato e' viziata da una "grande ambiguita' giuridica": per Ricci, "non e' accoglibile che un sindaco sia eletto direttamente dalla gente, nomini la giunta (prima che venga approvata la legge sulle quote rosa) e non sia libero di indicare chi ritiene piu' opportuno, o opportuna, per il ruolo di assessore".