Raccolta differenziata: Città di Castello crolla dal 31 al 18%

"Se c'è un'inversione di rotta saremo i primi a riconoscerlo. Ma non ci piace chi in questi anni ha raccontato solo eco-balle". "I dati si possono leggere i mille modi, ma quelli della raccolta differenziata a Città di Castello non danno adito a interpretazioni: mentre fino al 2005 si dichiarava il 31 per cento di raccolta differenziata, il dato del 2006 è crollato al 18 per cento. Una cifra risibile, degna di ben altre realtà del paese, che la dice lunga anche sul perché la discarica di Belladanza si sia riempita a tempo di record e sul perché nessuna forza che sostiene la maggioranza di governo si sia opposta alla proposta di un termovalorizzatore nel comune di Città di Castello avanzata da Forza Italia". Il presidente dei Verdi e civici dell'Altotevere risponde così alle dichiarazione dell'assessore all'Ambiente del comune di Città di Castello che tenta di giustificare il crollo della raccolta differenziata del comune tifernate. "Il potenziamento delle isole ecologiche nel territorio tifernate, in particolare di quella di Titta-Userna – aggiunge l'esponente del Sole che ride - è un fatto importante che va nella giusta direzione per affrontare il problema dello smaltimento e recupero dei rifiuti. Bene quindi questi interventi messi in atto dall'Amministrazione comunale per recuperare il tempo perduto ed affrontare seriamente il problema della raccolta differenziata dei rifiuti che può consentire di recuperare molte materie prime utili ed evitare molte tonnellate di rifiuti che altrimenti andrebbero a riempire la discarica di Belladanza. Ci piacciono meno invece – prosegue Scarscelli – le eco-balle che ci hanno raccontato negli anni passati in merito all'effettivo quantitativo di rifiuti che veniva riciclato gli assessori che si sono avvicendati e che, ben prima di Massetti, si sono riempiti la bocca di azioni inesistenti e di risultati fantasiosi.. Oggi i dati a disposizione della Regione smentiscono clamorosamente i tanti proclami e i premi come Comune riciclane assegnati negli anni passati a Città di Castello. Se l'amministrazione comunale ha imboccato la strada giusta, saranno i fatti a dimostrarlo e non i comunicati stampa. Una cosa è certa: per ora l'obiettivo da raggiungere per la raccolta differenziata in base a quanto previsto dal Piano dei rifiuti vigente e secondo quanto indicato dal Decreto Ronchi è miseramente fallito".