“Lo scorso 28 novembre l’assessorato all’ambiente della Regione Umbria ha rilasciato l’Autorizzazione integrata ambientale (“Aia”) alle tre grandi industrie cementiere umbre: la Cementir nel comune di Spoleto e la Barbetti e la Colacem nel comune di Gubbio”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini sottolineando che “il provvedimento costituisce un fondamentale passo in avanti nel controllo qualitativo e quantitativo delle emissioni in atmosfera su attività produttive di notevole rilevanza. In particolare – ha aggiunto Bottini - la contemporanea presenza delle due cementerie nella Conca Eugubina costituisce, oltre che una importante risorsa economica e professionale, una sfida impegnativa per realizzare le migliori strategie di tutela ambientale in un territorio particolarmente sensibile, classificato nel Piano regionale per la tutela e risanamento della qualità dell’aria tra quelli ad elevato rischio di inquinamento atmosferico”. Attraverso una prolungata e complessa attività di confronto e concertazione, che ha visto coinvolti i vari livelli dell’amministrazione pubblica, l’Arpa Umbria, la cittadinanza e le stesse aziende, “si è giunti – per l’assessore - all’emanazione di un atto autorizzativo che, attraverso l’adozione di speciali provvedimenti, rappresenta un innovativo punto di equilibrio tra le esigenze di sviluppo economico e quelle di monitoraggio, tutela e trasparenza informativa della qualità ambientale”.
Tra le misure che dovranno essere adottate si evidenzia il nuovo e avanzato piano di monitoraggio che le aziende sono chiamate a mettere in atto. Il Piano prevede l’attivazione di sistemi di “monitoraggio in continuo” delle emissioni ai camini, esteso a tutti i principali inquinanti, con l’obbligo da parte delle aziende di trasmettere quotidianamente i risultati all’”Arpa” che provvede alla loro verifica e divulgazione al pubblico, a partire dalla loro pubblicazione sul proprio sito internet. Le aziende eugubine sono poi tenute a dotarsi di due centraline, una fissa ed una mobile, destinate a monitorare le ricadute al suolo degli inquinanti. Le centraline saranno gestite direttamente da “Arpa” Umbria che stabilirà anche la collocazione di quella fissa nel punto di massima ricaduta, individuato sulla base dello studio già svolto dalla stessa Agenzia avvalendosi di appositi modelli di diffusione degli inquinanti. La centralina mobile verrà invece utilizzata per campagne conoscitive e di verifica della qualità dell’aria a più ampio raggio, estese all’intero territorio comunale.
Per quanto riguarda la gestione del ciclo produttivo da parte delle aziende, nell’atto autorizzativo sono stabiliti obiettivi di significativa riduzione degli inquinanti emessi in atmosfera. In particolare le concentrazioni degli ossidi di azoto (NOx), che rappresentano la maggiore criticità connessa a questo tipo di attività produttiva nonché l’inquinante a maggior rischio di superamento delle soglie di ammissibilità nei territori di Spoleto e Gubbio, sono state notevolmente diminuite. Se nelle preesistenti autorizzazioni le concentrazioni massime erano state fissate intorno a 1500 milligrammi per normal-metrocubo (mg/Nmc), nell’AIA è stato previsto, per i maggiori punti di emissione corrispondenti alle linee di produzione del cemento grigio, un immediato abbattimento a 1100 - 1200 mg/Nmc ed una ulteriore riduzione a 800 mg/Nmc che dovrà essere raggiunta entro il 2010. Sempre al fine del perseguimento di obiettivi di massima tutela nelle emissioni in atmosfera, è stato escluso il recupero di pneumatici a fini energetici, mentre sono state complessivamente ridotte le tipologie di rifiuti utilizzabili come materia prima.
Infine, per quanto riguarda la gestione complessiva delle problematiche ambientali presenti nella Conca Eugubina, le misure assunte nell’”Aia” troveranno una importante sponda di integrazione e coordinamento nel Protocollo di Intesa in via di sottoscrizione tra Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Gubbio, “Arpa” Umbria e le aziende cementiere, dove verranno definite con maggior dettaglio le modalità di comunicazione dei dati al pubblico, le attività di monitoraggio sul territorio ed ulteriori misure concordate per migliorare continuamente il livello di compatibilità delle attività produttive in relazione all’ambiente e alla qualità della vita dei cittadini.
05/12/2007 08:25
Redazione