Claudio Ricci sottolinea che la città di Perugia (Capoluogo della Regione Umbria) per le sue realizzazioni viene considerata, nel quadro europeo (come indicato nell'ambito della valutazione della candidatura a capitale europea della cultura 2019, ove si è raggiunta la "fase finale"), un "modello sperimentale" per quanto attiene la "mobilità alternativa". Il "mini metrò" (che rientra nella tipologia tecnica dei People Mover) è stato realizzato con tecnologia "a fune" e presenta, conseguentemente, "elevati costi di gestione", lungo la linea, assicurando, comunque, un ampio servizio per residenti, pendolari e turisti.
Claudio Ricci invita la Giunta Regionale (con una "mozione propositiva" presentata in Consiglio Regionale) a predisporre un "atto ricognitivo" (con il Comune di Perugia), da inoltrare alla II commissione dell'Assemblea Legislativa, che definisca un "quadro storico dei progetti di mobilità alternativa" realizzati in Perugia e la "sintesi tecnico gestionale e realizzativa", del mini metrò di Perugia, dalla progettazione/realizzazione ad oggi. Inoltre bisognerebbe definire, anche attraverso un gruppo di lavoro tecnico, un "piano di marketing operativo, comunicazione e commercializzazione" al fine di implementare i "movimenti di passeggeri", nel mini metrò di Perugia, anche potenziandone le sue peculiarità come "vettore turistico" e per eventi da integrare nel "sistema e nel prodotto Umbria" (biglietti "più integrati" con eventi, musei, itinerari, strutture ricettive e altri sistemi di trasporto).
Claudio Ricci invita la Regione Unbria ad inserire, in modo permanente, come delineato durante le fasi di esame ed approvazione del PRT Piano Regionale dei Trasporti, i costi di gestione del mini metrò di Perugia (per una parte rilevante del totale) fra quelli inclusi nel "contratto regionale del TPL Trasporto Pubblico Locale" in considerazione che è un sistema sperimentale "modello europeo" attivato in Perugia come "Capoluogo di Regione".
Bisognerebbe anche predisporre un PMA Piano della Mobilità Alternativa che definisca, considerando tutte le città dell'Umbria, uno stato attuale sulla "mobilità alternativa" regionale (eventualmente da inserire nel contratto del TPL Trasporto Pubblico Locale) e i progetti futuri da programmare, e inserire nelle previsioni finanziarie, nei prossimi 10 anni in Umbria.
Perugia
29/12/2015 09:33
Redazione