Ricorso Legapro: oggi il CONI decide sul format a 60 squadre. Ultima chance Gubbio?

È' l'ultimo giorno, quello di oggi, in cui la Giustizia sportiva può dettare un nuovo importante step nella composizione di gironi e campionati tra Legapro e serie D. Tocca alla Commissione sportiva del CONI - presieduta dall'ex ministro Franco Frattini - infatti dare l'ultimo giudizio sul ricorso inoltrato da alcune società calcistiche (e a cui si è unito anche il Gubbio) contro il format imposto dalla FIGC di tre gironi da 18 squadre (le 54 attuali) contro il precedente format da 60 squadre la cui variazione sarebbe stata possibile solo dalla stagione successiva a quella della decisione di modificarla. Contrariamente a questa norma la Legapro (su avallo del Figc con il presidente nazionale Tavecchio - nella foto) ha deciso di iniziare da subito cogliendo l'occasione delle varie modifiche in entrata e uscita dettate dalla Giustizia sportiva e procedendo al ripescaggio delle sole società che garantivano il versamento dei famosi 500 mila euro a fondo perduto. In teoria se oggi il CONI affermasse il principio vigente, determinando così l'ampliamento dei gironi a 60 squadre, alla Federazione non resterebbe che andare al ripescaggio di altre 6 società (che diventerebbero 7 se il Pro Patria confermasse l'indisponibilita ad iscriversi nonostante la recente riammissione a costo zero). È questo oltre che riaprire le speranze del Gubbio, comporterebbe sicuramente lo slittamento dell'inizio dei campionati fissato per domenica prossima. Neanche la serie D infatti potrebbe scendere in campo, pendendo i ricorsi di almeno 5 società in attesa di ripescaggio. Giornata campale, insomma. Anche se molti tifosi del Gubbio hanno smesso di sperare, soprattutto dopo la sentenza choc di sabato che ha inferto una mazzata alle aspirazioni di riammissione della società rossoblu ma anche al senso più elementare di giustizia sportiva.