"Le scorte stanno scendendo sotto i livelli di guardia per tutti i gruppi sanguigni e in particolare per lo zero positivo. E all'ospedale di Terni c' è di nuovo il rischio del blocco dell'attività ordinaria nelle sale operatorie e delle terapie oncologiche": Mauro Tosi e Patrizio Fratini, che guidano l' Avis provinciale e quella comunale di Terni, sono costretti a chiamare a raccolta i donatori. "Si tratta - spiega Fratini - di una carenza estiva generalizzata e per questo non si riesce a trovare sangue da altre parti. Il Sit di Terni ha richiesto con assoluta urgenza presso la nostra sede un incremento di donazioni. Ai nostri soci chiediamo la disponibilità a recarsi in ospedale muniti di mascherina, dalle 7,15 alle 8,30, dal lunedì al sabato". L' appello di Avis segue quello del direttore del servizio immunotrasfusionale del "Santa Maria", Augusto Scaccetti: "Abbiamo assistito ad una accentuata diminuzione delle donazioni proprio nel periodo in cui il fabbisogno di emocomponenti cresceva, in quanto l' ospedale ha ripreso tutte le attività e sta completando il recupero delle procedure chirurgiche sospese durante il lockdown. Stiamo utilizzando tutte le misure per evitare gli sprechi e le attività terapeutiche e chirurgiche stanno proseguendo, ma non possiamo permetterci di correre rischi scendendo sotto le scorte minime e mettendo in crisi l' autosufficienza aziendale e regionale". Per prenotare la donazione, oltre al numero 0744 205679 del Sit, Avis mette a disposizione il numero 329 2147049.