Sanità, sindacati: positivo l'incontro con la Usl 1 su Branca

Un incontro definito positivo dai sindacati anche perché – spiegano - il livello della discussione ha permesso di avere elementi utili per confermare il consolidamento delle prestazioni e della qualità dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino e dei servizi territoriali. Proprio i sindacati l'avevano richiesto alla direzione Asl per conoscere gli effetti su questo territorio della riorganizzazone della sanità e per avere garanzie sulla qualità dei servizi ai cittadini. CGIL CISL UIL hanno soffermato l’attenzione in particolare su tempi e qualità delle prestazioni nei servizi ospedalieri e territoriali, sull’utilizzo qualitativo delle risorse tecnologiche e umane, sull'individuazione e utilizzo dei primari nei vari reparti, sulla continuità e sull'assistenza domiciliare, sulla semplificazione delle procedure di accesso ai servizi e sulla congruità delle prestazioni. Grazie alla riorganizzazione già avviata - ha precisato il direttore generale dalla USL 1 Giuseppe Legato - la qualità dei servizi è garantita nonostante la minore disponibilità di risorse finanziare e lo dimostrano anche i dati rilevati sull’andamento dell’ospedale nel primo semestre del 2013, già snocciolati nell'incontro con i sindaci, che parlano di aumento del fatturato complessivo, del tasso di utilizzo da parte dei residenti, dell’attività chirurgica in regime di ricovero ordinario, così come dei parti e dei ricoveri in ortopedia. Ribadita anche la principale criticità (la spesa farmaceutica dell’area), la più alta a livello aziendale, così come  particolare attenzione secondo Legato dovrà essere riservata  anche al problema delle liste di attesa. In questi ambiti sarà fondamentale il supporto dei medici di medicina generale”. La programmazione – ha proseguito Legato - impone una razionalizzazione delle risorse, considerando che quest'anno mancano i 9milioni e200mila euro non pervenuti dal fondo sanitario. Da qui – ha proseguito – la previsione dell’impiego di alcuni specialisti in altre strutture dell’azienda dove non c'erano determinate specialità chirurgiche. A livello territoriale il direttore generale ha poi precisato che l’assistenza domiciliare è stata riorganizzata non per motivi economici ma per garantire l’omogeneità del servizio in tutta l’azienda in termini di accesso, erogazione e qualità. Inoltre è stato precisato che, nonostante i disagi iniziali che sono fisiologici ad ogni cambiamento, il sistema di prenotazione introdotto anche a Gubbio per le analisi emato-chimiche non è opzionale ma indispensabile. Sempre in termini di integrazione ospedale-territorio, è prevista la riconversione di alcuni posti ospedalieri in posti di residenza assistita, che daranno la possibilità di decongestionare l'ospedale. Massima attenzione infine sarà riservata alla popolazione anziana, che è in continua crescita (+1-2% sul territorio)