Sant’Antonio da Arles a Gubbio

Dal XII secolo in poi sono conservate in questa chiesa, manifesto del romanico provenzale, il Saint Trophime di Arles. Da lì sono uscite poche volte per rispondere ad un’esigenza di culto che in Occidente ha pochi pari. Sono le reliquie di Sant’Antonio Abate, il santo anacoreta, egiziano di nascita, padre ispiratore dell’ordine monastico degli antoniani, che il prossimo 14 gennaio 2012, su iniziativa a Gubbio della Famiglia dei Santantoniari, con la fattiva collaborazione della curia vescovile, giungeranno nella città dei Ceri per restarvi, nella chiesa dei Neri, fino al 22 gennaio, inglobando dunque la ricorrenza canonica del Santo attesa per il 17 del mese. Un’iniziativa che, spiega il presidente della famiglia dei santantoniari Alfredo Minelli, nasce già da questa estate, con uno sforzo organizzativo imponente e contatti serrati con l’arcivescovato di Aix en Provence, finalizzata in ultima analisi ad omaggiare il patrono indiscusso di Gubbio Sant’Ubaldo. Un Santo, l’abate Antonio, venerato su larga scala per quel suo essere emblema della vita contadina, a cui l’iconografia assegna spesso, accanto al pastorale, l’effige del cinghiale – la tipologia più comune del maiale in età medievale – e al quale la tradizione affida la protezione degli animali, in particolare di quelli che nella vita quotidiana aiutavano il contadino a condurre il lavoro dei campi. Anche per questo da Zagarolo nel Lazio, passando per Conversano di Bari fino ad Aci in Sicilia, Sant’Antonio conta tantissimi fedeli che non è peregrino pensare possano essere attirati dalla presenza straordinaria delle reliquie a Gubbio. Un evento dunque per la città, un evento che corona gli appena conclusi festeggiamenti per gli 850 anni dalla morte di Sant’Ubaldo, riscoprendo la devozione nei confronti di un Santo a cui la stessa cultura popolare locale è profondamente legata, con la Festa dei Ceri, il culto di S.Antonio abate e le numerose iniziative religiose e sociali promosse da oltre 40 anni dalla Famiglia dei Santantoniari, la prima ad essersi costituita in questa veste.