Resta un'estate calda nel mondo della Scuola, anche se mancano due mesi al suono della campanella. E continua la linea dura dei dirigenti scolastici che hanno avviato la protesta a fine maggio per gli eccessivi carichi di responsabilità (tra cui quelli inerenti la sicurezza degli edifficile scolastici) a fronte di trattamenti retributivi sproporzionati. Dopo la protesta di fine maggio nelle scorse settimana è stata inoltrata una lettera al Prefetto, con cui si preannunciava a che senza interventi degli enti preposti (Provincia e Comuni) a settembre i dirigenti non si sarebbero assunti alcuni na responsabilità in ordine alla sicurezza degli edifici scolastici. Ora nuova presa di posizione annunciat: niente nomina diretta dei docenti qualora arrivasse l'imput dal Ministero. Aderiscono all'agitazione oltre 80 dirigenti scolastici in Umbria, sugli oltre 400 in tutta Italia. E portavoce della protesta nella nostra regione, Maria Marinangeli dirigente del'IIS Mazzatinti.
E i dirigenti hanno sottolineato, nella lettera alcune criticità non esaustive ma puramente esemplificative, che quotidianamente vivono: le reggenze divenute ormai istituzione strutturale: nate per situazioni di emergenza, limitate e residuali oggi diventato un mezzo per consentire al Ministero di risparmiare; segreterie al collasso con un numero insufficiente di personale rispetto alla complessità delle istituzioni scolastiche; la mancata assistenza degli uffici legali USR nei casi di necessità a fronte dell’aumento vertiginoso dei contenziosi.