Scuola: in Umbria non riconfermati 500 docenti

In Umbria, quest'anno ''non e' stato possibile riconfermare il posto di lavoro per circa 500 tra docenti e personale Ata con contratti a tempo determinato, ma l'Ufficio scolastico regionale ha anche dato lavoro a 1.450 persone, per la gran parte con supplenze annuali, ma anche 112 docenti immessi in ruolo e 107 contratti a tempo indeterminato per il personale Ata''. E' quanto ha riferito direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Nicola Rossi, sentito dalla Terza commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, in relazione allo Stato di avanzamento relativo alle scuole in Umbria dopo la riforma Gelmini. Sentito anche l'assessore regionale all'Istruzione, Maria Prodi che ha posto l'accento sul mancato confronto fra il Ministero e le Regioni: ''Dovevamo discutere entro il 15 giugno scorso sulla razionalizzazione territoriale, ma qualsiasi accordo e' stato vanificato dai Regolamenti sugli organici che - afferma Prodi - gia' stabilivano che cosa si doveva fare, con classi piu' numerose e meno risorse. Poi la Corte ha deciso che la materia non era di competenza del Governo ma delle Regioni, e la partita con il Ministero e' dunque ancora aperta''. Secondo l'assessore Prodi l'impatto dei Regolamenti sugli organici, gia' ''significativo'' quest'anno, ''si dimostrera' ancora piu' pesante con la Riforma della scuola secondaria superiore, che il Ministro ha previsto per il settembre 2010''. ''Ma preoccupa il dilatarsi dei tempi, perche' - sostiene Prodi - molti sono i passaggi da attuare fra gli enti che sono coinvolti in una riforma del settore scolastico: le Province inizialmente si occupano del Regolamento, poi ci sono le aspettative dei singoli Comuni e delle stesse scuole, quindi interviene la Giunta regionale che porta in Aula un testo che deve essere approvato dal Consiglio regionale. Senza contare che mancano ancora pareri fondamentali come quello della Conferenza Stato - Regioni. Aspettiamo da troppo tempo una riforma della scuola superiore per esaurirla in una formalita' burocratica, ed e' gia' troppo tardi per darle il via''.