Scuola, l'assessore Casciari sul Piano regionale dell'offerta formativa

''Il Piano regionale dell'offerta formativa per le scuole secondarie di secondo grado, approvato ieri dal Consiglio regionale, ha validita' biennale. Questo ci consentira' di verificare, anche in base alle scelte che gli studenti e le famiglie dell'Umbria esprimeranno, la sostenibilita' in termini di iscrizioni, docenze, laboratori ed eventualmente apportare le necessarie variazioni'': e' quanto sottolinea la vicepresidente della Regione Umbria, con delega all'Istruzione, Carla Casciari. ''Il Piano - ricorda in una nota di Palazzo Donini - e' stato approvato dopo un lungo confronto ampiamente partecipato per la stesura di criteri per la definizione dei Piani provinciali, consegnato a fine luglio alle Province e dopo un lavoro sui territori con le scuole, le amministrazioni, le parti sociali. E' stato necessario un lavoro di riorganizzazione di moltissime scuole superiori di secondo grado che con l'applicazione delle tabelle di conversione ministeriali avevano visto nel marzo 2010 ridursi i corsi e le sperimentazioni da piu' di 400 tipologie a 36. Nelle nostre scelte abbiamo tenuto conto della storia educativa maturata, negli anni, nei vari territori e che le singole autonomie scolastiche avevano sperimentato. Nello stesso tempo, si e' cercato di evitare in ogni caso interferenze e sovrapposizioni contenendo anche localismi esasperati sempre attenendosi pero' agli indirizzi indicati dalla normativa nazionale. ''L'offerta formativa che proponiamo, giustamente ampia e quanto piu' possibile omogenea nei diversi territori - sottolinea ancora la Casciari -, dovra' essere validata dalle scelte degli studenti e delle famiglie tali scelte: solo con le reali iscrizioni degli studenti si concretizzeranno i percorsi che abbiamo istituito con il Piano. A tal fine per avere anche un quadro dinamico e puntuale della situazione su base regionale, la Regione Umbria ha avviato un protocollo di intesa tra le Scuole umbre ed i Comuni per la messa in rete di una Anagrafe degli Studenti''. ''La discussione in Consiglio Regionale - sottolinea infine la vicepresidente umbra - si e' incentrata soprattutto sulla valutazione delle specificita' che caratterizzano i singoli istituti superiori della citta' di Perugia, in quanto capoluogo di regione che presenta evidentemente una maggiore complessita'''