Fare il punto della situazione sugli strumenti finanziari alternativi al credito bancario avendo la coscienza che, in tempi brevi, le imprese umbre dovranno rivolgersi anche a canali di approvvigionamento finanziario diversi. Con questa consapevolezza Confindustria Umbria ha organizzato il seminario dedicato agli strumenti alternativi al credito bancario cui hanno partecipato circa 200 tra imprese e professionisti provenienti da tutta Italia. L'iniziativa è stata coordinata da Silvio Pascolini, Consigliere Delegato al Credito & Finanza di Confindustria Umbria. Fino ad ora i fabbisogni finanziari delle imprese italiane sono stati coperti - per oltre il 60% - dal sistema bancario, circa venti punti in più della media europea pari al 40%. Per superare questo “bancocentrismo” tipicamente italiano, è necessario quindi puntare su strumenti di finanziamento alternativi a quelli tradizionali: Minibond, quotazione Aim, crowfounding, equity, supply chain finance, cambiale finanziaria, trading invoice e share economy. L’obiettivo è quello di traghettare una parte del credito, circa 150 miliardi di euro, dal sistema bancario verso società finanziarie e investitori privati.