Gualdo Tadino è il Comune dell'Alto Chiascio in cui si gioca di più alle slot machine. Lo evidenziava già uno studio del Gruppo Espresso elaborato da Gedi Quotidiani Italiani su fonte dell'agenzia delle dogane; lo hanno confermato ieri i dati dell'Osservatorio regionale sulle dipendenze, nel rapporto relativo a quelle da gioco. Ci sono 10 mila umbri che hanno profili patologici . Sono nettamente di più i maschi (32,5%) a giocare rispetto alle donne (18,5%). Negli ultimi anni c’è stato un crescente ricorso ai servizi di cura e prevezione della patologia; dal 2013 al 2017 l’utenza è aumentata consistentemente (+59%), passando da 189 a 301 unità. Se questi sono i dati regionali, l'inchiesta Gedi scende nel dettagli dei singoli comuni relative all'uso di videolottery, a cui sono riservati locali dedicati, e new slot, presenti anche nei bar . Se Città di Castello rappresenta uno dei Comuni umbri meno virtuosi , ovvero uno di quelli dove mediamente i cittadini spendono 1264 euro all'anno pro capite per le slot bruciando nel solo 2016, 50 milioni di euro , Gualdo Tadino, che ha meno della metà degli abitanti del centro tifernate, si attesta poco sotto . A Gualdo ogni cittadino spende in media 1108 euro annui per le slot, per un totale di soldi giocati pari a 16 milioni e 700 mila euro solo nel 2016. Il trend tra 2015 e 2016 è in aumento del 5,4%, 133 gli apparecchi presenti in città. Il sistema di valutazione di Gedi gli assegna una ciliegia, ovvero la classificazione più bassa in termini di virtuosità su una scala da 1 a 5 . Gubbio , il doppio degli abitanti di Gualdo Tadino, è più virtuosa, due il suo punteggio, con 749 euro pro capite spesi nelle slot ed un totale di 23 milioni e 940 mila euro spesi nel 2016, un incremento dal 2015 del 4,8%. Le slot in città sono 282. Male anche Fossato di Vico con 877 euro pro capite spesi per le slot e 2 milioni e 480 mila euro complessivi nel 2016. I Comuni più virtuosi sono Scheggia con 4 punti di feedback e Costacciaro con tre , complice anche una popolazione alta di età , segue Sigillo con 2 punti e 617 euro pro capite di spesa . Uno sguardo a Nocera Umbra, che con una spesa pro capite di 419 euro conquista un punteggio tre di virtuosità. Ora va detto che questi dati sono relativi alle sole slot e raccontano che in un territorio povero come l'Alto Chiascio sono stati giocati qualcosa come un miliardo di euro in un anno, ci sarà poi ovviamente anche chi ha vinto. Esiste però un universo parallelo che è quello dei Gratta e Vinci che non è da meno e per le sue caratteristiche riesce a catturare un target se possibile anche più ampio, includendo persone di età molto avanzata che magari in sala giochi sarebbe difficile vedere. Non è difficile ipotizzare che il miliardo possa diventare due. Paradossalmente i soldi messi in un anno in una slot o spesi per grattare, se investiti sul territorio, avrebbero avuto l'effetto di una manovra economica, di quelle richieste dalla Ue, varata dal Governo per l'intero paese .
Gubbio/Gualdo Tadino
12/04/2018 09:16
Redazione