Rimbalza su tutti i media nazionali e non poteva essere diversamente: è il primo caso di applicazione della legge Nordio entrata in vigore dallo scorso agosto, ovvero il «contraddittorio preventivo» con un destinatario di richiesta di arresto in carcere. Il caso è umbro, tifernate per l'esattezza e riguarda l'ex presidente della Sogepu, la società a capitale interamente pubblico di Città di Castello e Comuni dell'Alto Tevere , Cristian Goracci. Il gip Natalia Giubilei ha avvisato l’ex amministratore della società che si occupa principalmente di rifiuti che la Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone ha chiesto al giudice l'arresto in carcere per corruzione, insieme agli imprenditori Antonio Granieri della «Ece srl» e Massimiliano Nebbiai della «Omn Componenti srl».
L'accusa : nel periodo di dirigenza della Sogepu Goracci avrebbe ricevuto da Granieri 750.000 euro per agevolare la partecipazione di Ece al bando vinto da «Sog.eco srl» , l'associazione temporanea d'impresa costituita dal 51% di quote di Ece e 49% di So.ge.pu. finalizzata ad aggiudicarsi l’appalto da 315 milioni per la gestione dei rifiuti in tutta l'Alta Umbria. Secondo l'accusa Goracci avrebbe percepito 36.000 euro anche da Nebbiai «per atti contrari a doveri d’ufficio».
La richiesta di arresto dovrà essere convalidata o meno dal gip in base al contradditorio atteso nei prossimi giorni.